LIVE – Maignan: “Al Milan c’è una grande storia. Voglio vincere”

Con il Lille hai portato un titolo storico dopo 10 anni, possono esserci analogie con il Milan e si può ripetere una grande impresa come quella con la tua ex squadra?

Perchè no, siamo tutti qua per vincere, tutti giocano per dire la loro e arrivare allo Scudetto. Sarà la stagione a dire come proseguiranno le cose, ci vorrà concentrazione, motivazione ed essere pronti a lavorare con professionalità.

Domani incontri Galtier, uno dei grandi protagonisti del Lille come Pioli col Milan con il secondo posto della scorsa stagione. Hai trovato analogie tra loro? Puoi fare un paragone tra i due allenatori?

Per me è difficile fare un confronto, ma sono entrambi grandi professionisti che danno forti motivazioni e fanno lavorare la squadra molto intensamente.

Vieni dalla Ligue 1 con grandi numeri. Tre parole per descriverti e in cosa puoi migliorare allenandoti con Dida?

Si è vero sono numeri importanti ma sono comunque risultato di un lavoro di squadra, collettivo. Sono qui per crescere e migliorare, e sicuramente l'esperienza di Dida mi aiuterà e saprà lui dirmi come migliorare.

Ci sono stati interessamenti da parte di altre squadre, magari italiane come la Roma?

Si sono stato contattato dalla Roma, ma la trattativa era partita e si è conclusa con il Milan.

Al Milan trovi Theo, Giroud, Kalulu, anche Kessie e Bennacer, che parlano francese tutti i giorni. Quanto è importante per ambientarti meglio sin da subito?

Si certo, è un'ottima cosa soprattutto all'inizio. Ma io mi sto impegnando per imparare l'italiano, non devo parlare solo francese ma devo sforzarmi per parlare e capire l'italiano.

Come è andata a livello temporale la trattativa, i primi contatti sono stati decisivi o si è dovuta aspettare la fine della stagione per definire il tutto, anche dopo la situazione Donnarumma-Milan?

Abbiamo parlato e discusso, ma bisognava aspettare indubbiamente Donnarumma per vedere come si concludeva la trattativa con lui. Ma alla fine ho firmato il contratto con il Milan e sono qui.

La trattativa per portarti in rossonero è stata lunga, quando sei stato contattato come è stato per te a livello emotivo e come lo ricordi?

Quando sono stato contattato è stata una grande emozione e soddisfazione, mi ha fatto piacere. Stavo concludendo una stagione su cui ero concentrato, ma ho confermato che ero pronto per il Milan.

Sei l'ennesimo portiere straniero che approda in Italia, mentre gli italiani fanno fortuna all'estero. In cosa pensi possa migliorarti la Serie A per crescere?

Sicuramente il Milan mi aiuterà moltissimo, e lo stesso farò io. La Serie A è un campionato di grandi professionisti, e mi aiuterà a progredire e a crescere nel mio percorso professionale.

A livello tecnico qual è il tuo pregio migliore e su cosa devi migliorare?

Direi che il mio punto forte è l'aspetto mentale, la mia concentrazione. A livello di testa sono sempre molto presente. Dal punto di vista tecnico, tattico e atletico sono sempre qui per migliorare e lo farò per tutta la mia carriere.

Arrivi da una formazione francese che ha una diversa interpretazione del ruolo. Quali sono le differenze? Sei pronto a scendere in campo domani con il Nizza?

Per domani è stata una preparazione intensa, per cui sono pronto ad affrontare questo incontro. Rispetto alle differenze tra Francia e Italia ce ne sono, ma io sono ben disposto a lavorare e ad apprendere tutto quello che c'è da imparare.

Hai già avuto modo nei primi giorni di allenamento di avvertire lo spirito di famiglia e di gruppo che Pioli e la squadra hanno costruito in questo ultimo anno e mezzo?

Si, certo, ho sentito da subito questa bellissima atmosfera. Sono stato accolto molto bene, ho percepito il livello di professionalità, lavorano tutto seriamente, è un club con una grande storia e dobbiamo contribuire ai risultati.

Papin ti ha presentato come uno dei principali protagonisti del Lille che ha vinto il campionato, sei orgoglioso?

Certamente, gli sono riconoscente perchè è un grande personaggio. Papin ha contribuito alla storia del Milan e lo ringrazio. Il titolo lo abbiamo vinto tutti insieme con un lavoro di squadra.

Senti la pressione di essere il portiere del dopo Donnarumma e che impressione ti ha fatto Dida e quanto può essere importante?

Certo come ho già detto è sempre stato fatto un gran lavoro qui al Milan, e anche Donnarumma ha dato un grande contributo. È un grande portiere, ma io inizio con la mia storia al Milan e lavorerò duramente. Ho avuto contatti con Dida e con tutti i preparatori. Dida è un grande portiere con una carriera splendida e potrà aiutarmi moltissimo a progredire.