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LIVE / Chievo-Milan, segui la conferenza stampa di mister Gattuso

Redazione Il Milanista

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Termina qui la conferenza stampa.

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Sugli attaccanti polacchi - Non ci sono solo attaccanti ma anche molti esterni forti. La Polonia è cresciuta tantissimo negli ultimi anni. In Italia ci sono 17-18 giocatori polacchi, gente con grande cultura del lavoro e poche chiacchiere. La Nazionale gioca bene, prova sempre a giocare il pallone. Vivono il calcio molto seriamente, con disciplina.

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Sulla Lazio - Non avevo bisogno di vedere il 3-0 sulla Roma. So' il suo valore ed il pareggio me lo sono tenuto stretto. Mi avete paragonato a Rocco, ma sono orgoglioso di questo. La Lazio ha valore, non avevo bisogno di vedere il derby per convincermi di come abbiamo giocato la gara contro di loro.

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Su Zapata - Non ho notizie sul suo rinnovo. La società ha proposto un anno di rinnovo e lui deve decidere, ma chiedete a Leonardo e Maldini. Sta provando delle cose, potrebbe tornare in gruppo settimana prossima.

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Su Biglia - Vediamo. Ci provate sempre, non vi do dei vantaggio. È fermo da tanto tempo, valutiamo domani...

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Sul soffrire le vertigini - La squadra è cresciuta a livello caratteriale e tecnico. Molti ragazzi non attraversavano un buon momento ed ora molte squadre vengono a vederli. Ci sono ragazzi molto giovani, dobbiamo continuare con serietà e voglia. Ci sono ampi margini di miglioramento. 

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Su Calhanoglu - Perché mi chiedi sempre di Calhanoglu? Ti ricorda qualcuno che da piccolo ti ha picchiato? (Risate generali, ndr). Su Hakan siamo contenti per lui, è nata la figlia, domani non so se gioca. Giocherà però Laxalt.

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Paragone sull'Ajax - Mi piacerebbe imitarli, ma quella è una scuola che dura da anni e che non ha improvvisato nulla. La loro metodologia va avanti da anni ed è incredibile. Per noi un 98-99 sono ragazzini, da loro i 2000-2001 sono già protagonisti. Li guardiamo per molte cose, sono molto interessanti.

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Ancora sul derby - Per giocare la partita di domani non serve pensare al derby, sia domani che il derby valgono tre punti. Se le cose vanno male domani possono farci a fettine, quindi dobbiamo prepararla bene e giocare al massimo. Di facile non c'è nulla e con le piccole facciamo spesso fatica.

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Sul senso della grandezza - Io devo dimostrare ancora tutto, in Europa lascio ancora a desiderare. La grandezza del Milan c'è e non dobbiamo dimenticarlo, quando si indossa questa maglia si prova sempre un po' di tensione. Non mi accontento più di sentir dire che è difficile farci gol, abbiamo le qualità per fare bene entrambe le fasi. Dobbiamo migliorare questo aspetto.

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Sulle avversarie Champions - Dobbiamo pensare solo a noi stessi, senza disperdere energie. In questo momento è importante avere le energie. Possiamo fare qualcosa di importante, ma non voglio pensare agli altri, voglio dedicare tutto il mio tempo alla mia squadra. Ora è tutto più difficile, servono serietà e continuità.

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Sull'Inter - Secondo voi vado a pensare ai problemi degli altri? Io faccio fatica a dormire la notte per i miei pensieri. Devo tenere l'equilibrio dello spogliatoio, non è facile, figuratevi se penso agli altri. Il caso Icardi forse ha rinforzato l'Inter, ma non ci penso. Sono cose loro.

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Sul futuro - Io sono sempre in bilico, basta perdere un paio di partite per essere in bilico. Io non penso al futuro oggi, il mio futuro è domani contro il Chievo. Il prossimo anno potrò trovarmi in Arabia Saudita o in Spagna, chissà, devo pensare solo a dare il massimo.

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Su Suso - Non ha problemi fisici. Ora avete finito con Calhanoglu ed avete iniziato con Suso, poi inizierete con qualcun altro... Io ne ho visti pochi di giocatori che fanno 50 partite l'anno con continuità. Ci sta. È stato fermo e non si è allenato con continuità, ma per noi è importante e può farci fare il salto di qualità a livello tecnico. Suso non è un problema per noi.

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Sulla fase offensiva - Quando andiamo ad analizzare le partite vediamo che Piatek scatta e lo andiamo a cercare per non farlo correre e vuoto, ma c'è modo e modo per farlo, forse andrebbe fatto con 2/3 passaggi e non dritto per dritto. Giusto valorizzarlo, ma a volte è giusto anche lavorare in altro modo e giocare palla a terra.

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Sulla Roma - La Lazio dove la metti? C'è anche lei con noi Inter e Roma. Per Di Francesco mi dispiace, ma in questo momento penso a quello che devo fare io e alla mia squadra. Ho un bel rapporto con Eusebio, ma sono concentrato sul mio lavoro. Ranieri? Ha fatto un miracolo sportivo col Leicester, sono più di 30 anni che allena e lo ha fatto ovunque. Pur essendo avanti con l'età ha avuto il merito di saper cambiare, sono contento per il suo ritorno in Serie A.

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Sul turnover - Penso che se cambieremo sarà perché quando fai 12/13 partite poi perdi un po' di energie, ma perdi anche forze mentali. Se qualcuno riposerà è perché ne ha bisogno, in questo momento ho tanti giocatori a disposizione e possono giocare. Dobbiamo dare la possibilità a tutti.

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Sul derby - Se abbiamo giudizio e lucidità siamo consapevoli che domani abbiamo tutto da perdere. Dovremo stare molto attenti. Lazio, Roma, Napoli, Inter, Torino... Tutte hanno faticato con il Chievo. Serve attenzione, ci giochiamo tanto. Lasciamo stare il derby.

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Sul Chievo - La partita è molto difficile, ma dobbiamo vincerla e faremo di tutto per farlo. Il Chievo sta giocando un calcio che ti mette in difficoltà perché gioca con spensieratezza. Servirà un grande Milan, non possiamo sbagliare.

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Ha inizio la conferenza stampa.

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La conferenza stampa avrà inizio alle ore 14:30

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