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CONFERENZA STAMPA GIAMPAOLO UDINESE-MILAN

Redazione Il Milanista

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13.23 - È terminata la conferenza stampa di Marco Giampaolo

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DUARTE E LEAO - "Hanno fatto pochi allenamenti, dimostrano però disponibilità e curiosità. Oltre le loro qualità individuali, hanno fatto pochi allenamenti ma si impegnano e cercano di capire prima e velocemente le cose che chiediamo"

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INIZIO DI STAGIONE - "Le prime tre partite non saranno determinanti, ma ogni partita può far cambiare l'umore. So che se vanno male l'umore peggiora, si può partire bene o male, può succedere di tutto. Credo che le valutazioni vanno fatte sulle visioni che hai e sulle cose che fai bene o male. C'è chi deve giudicare il nostro lavoro, dipendiamo dal giudizio degli altri e dai risultati. Sono però concentrato sugli step di lavoro, so che solo il lavoro può farci svoltare"

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CORREA - "Non lo conosco, non so cosa dire su di lui..."

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ANDRÈ SILVA - "Secondo me è un po' condizionato. È partito con noi, è andato via poi è tornato. Si allena bene, non sta lì ad aspettare, io ci conto perché ad oggi è un giocatore del Milan. Se domani ho bisogno di lui lo faccio giocare, non è part-time. Poi si vedrà, io vado oltre e confido molto nella serietà professionale di ogni calciatore"

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MILAN PRONTO - "Io il Milan lo voglio vedere sempre pronto, anche domani. Ci sono momenti in cui si fanno 2-3 passi in avanti e alcuni in cui si fa un passo indietro. Credo che la qualità dei calciatori possa farci migliorare, è sempre il calciatore a fare la differenza. Gran parte del lavoro è passato, poi non si finisce mai di curare i dettagli. La perfezione non esiste, è un'illusione. Spero di vedere il Milan migliorare sempre nel tempo, so però che ci vogliono anche i risultati"

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APPARTENENZA - "Essere al Milan è un privilegio, non c'è bisogno di spingere i calciatori. È una cosa che capita a pochi nella vita, loro hanno tutte le condizioni migliori per far bene il loro lavoro. Il Milan ha milioni di tifosi in tutto il mondo, me ne accorgo anche in ogni amichevole. C'è un seguito impressionante"

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INNESTO D'ESPERIENZA - "Non so se serva, non so cosa significa esperienza. Le evoluzioni di mercato non le conosco e non ci penso, brucerei energie nervose e mi concentro su quello che ho. Chi sta nella stanza dei bottoni e che vede gli allenamenti sa cosa fare. Ci confrontiamo regolarmente e sanno che se c'è la possibilità di intervenire dove muoversi"

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RIGORISTA - "Il rigorista è Piatek. Ci sono stati casini? Così la chiariamo subito, mi ero dimenticato che Piatek mi avesse fatto gol nel derby"

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INFORTUNATI - "Mi è dispiaciuto perdere Lucas, pensavo di recuperarlo. Stava facendo bene, è un calciatore serio e professionale mi piace anche come uomo. Ci stava dando delle soddisfazioni nell'interpretazioni di quel ruolo. Theo Hernandez spero possa tornare presto, Bonaventura a volte è dentro altre lavora a parte"

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CENTRO SPORTIVO - "Le chiavi del centro sportivo ce l'ho, passo la maggior parte del mio tempo qui. Ho il difetto di godere poco le emozioni sul momento, anche quando vinco le partite. Mi sto rendendo poco conto di quello che vedo, a Milanello però delle emozioni ce le ho perché passo gran parte delle mie giornate qui" 

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GATTUSO - "Non l'ho sentito, ma so che ha qualche ristorante a Gallarate e visto che ho preso casa lì lo vedrò presto"

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OSSESSIONE CHAMPIONS - "Per quell'obiettivo ci sono tante squadre, Milan compreso. Una volta le forze in campo erano più delineate, i rapporti si sono assottigliati ultimamente. Il Milan per storia e blasone deve correre per quell'obiettivo ma lo farà con altre squadre. Per questo non viene sottolineato, ma vi garantisco che non siamo qui per recitare una parte, dobbiamo fare il meglio per le nostre possibilità"

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CLIMA - "Faremo in modo di creare una critica positiva, quando sei dedito al tuo lavoro 18 ore al giorno perché riesco a riposare solo sei ore al giorno non devi avere paura. Galeone mi diceva che è meglio affondare in un oceano che in un bicchiere d'acqua. Darò tutto me stesso, faremo di tutto per creare un clima positivo intorno alla squadra"

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ROSA ATTUALE - "Io ho la fortuna di lavorare con dirigenti che sono stati grandissimi calciatori. Loro conoscono le dinamiche di una squadra, non sono solo dirigenti senza punto di vista tecnico. Quando mi confronto con loro vengono fuori raffinatezze di cui dispongono. Loro sanno perfettamente cosa fare, di solito mi lamento quando i calciatori non si fidelizzano perché anche io posso sbagliare. Mi lamento quando non c'è passione, poi mi innamoro dei miei calciatori e non mi innamoro degli inaffidabili e di chi timbra il cartellino. Chi ci mette passione e dedizione so che può darmi qualcosa in più. Ho dirigenti in grado di fare certe valutazioni"

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PIATEK - "Non sono preoccupato, Piatek è un giocatore con caratteristiche particolari. Isolarlo davanti non è la soluzione migliore, è un giocatore di profondità e con un altro giocatore affianco può togliersi le attenzioni difensive che può subire. È il calciatore che ha manifestato un livello di fatica rispetto a tutti gli altri, deve fare un percorso naturale di smaltimento di alcune tossine. Non ha avuto occasioni col Cesena, ma con altre squadre le ha avute e la mancanza di gol non mi sposta nulla. Bado alla sostanza e alla prestazione collettiva, quando fai le cose bene sei nella condizione di vincere la partita. Poi in fase realizzativa lui vede la porta, è forte e calcia bene in porta, lo facciamo giocare il più vicino possibile alla porta"

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SUSO - "Su Suso ho espresso un parere tecnico e mi limito a quello, il calcio non è solo quello. Capello? Non ho letto le sue dichiarazioni, Suso ha sempre giocato esterno e per tutti è un esterno. Anche io avevo qualche dubbio, quando hai la linea laterale come riferimento è difficile toglierla. Lui però non si è mai lamentato e ha fatto ottime cose, poi se giocherà una brutta partita diremo che non ci potrà giocare. Il sistema di gioco lo avrei cambiato in funzione di Suso, ma mi ha dato grande disponibilità nel giocare lì. Sono felice che resti, ma il mercato non è ancora chiuso e può succedere di tutto. Se ne leggono tante, non entro nel discorso per concentrarmi sui giocatori che ho a disposizione"

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STATO ATTUALE - "Domani il Milan deve essere competitivo, scenderanno in campo 11 giocatori veri e non figurine. Si gioca poi con altri aspetti rispetto a quelli tecnici e tattici, di quelli ne ho bisogno nel medio-lungo periodo. Domani dovremo essere competitivi con aspetti come personalità e voglia di vincere"

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SCELTE - "Giocano quelli che stanno meglio, soprattutto dal punto di vista fisico e delle conoscenze collettive. Non posso tradire le scelte di lavoro, staranno fuori dei giocatori forti ma non hanno la condizione giusta. Bennacer è arrivato e aveva lavorato, può essere che domani gli dia uno spezzone di partita ma vado su chi mi dà più garanzie. Mi auguro di poter inserire tutti gli altri con più tempo, alla squadra l'ho detto. Abbiamo la necessità di portare dentro tutti nel nostro progetto"

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LE EMOZIONI - "Per me è un sogno, è una grande chance per me come per i calciatori. Non è un discorso unilaterale, sono in un ambiente straordinario e in una struttura di lavoro eccellente. Qui puoi sbizzarrirti, con i calciatori ho un buon feeling, c'è molto calore intorno alla squadra. Io ho una visione, so dove bisogna arrivare e quali step bisognerà affrontare. Ho bisogno di tempo, dobbiamo affinare sincronie e un modello di gioco che porteremo avanti anche di fronte a delle difficoltà"

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COSA NON VA - "Le partite che abbiamo giocato sono state diverse, abbiamo trovato squadre che giocavano in un modo e altre che ci aspettavano. Sono state partite diverse e in tutte le partite abbiamo cercato miglioramenti. Sono state tutte utili, ma con delle difficoltà. Dobbiamo migliorare, fa parte del percorso di lavoro e apprendimento. La cosa che mi rende sereno è che i calciatori mi seguono e sono attenti, possiamo solo migliorarci"

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DOVE SI TROVA IL MILAN - "Il lavoro lo abbiamo portato avanti come programmato, sono arrivati tardi alcuni calciatori e di solito in ritiro si ha più tempo per lavorare sull'aspetto tattico. Con l'inizio del campionato le sedute diminuiscono, chi è arrivato tardi ha bisogno di più tempo. Chi ha iniziato dal primo giorno è stato bravo, dobbiamo lavorare sui dettagli. Questo lo sapevamo già, non è una novità"

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12.54 - È iniziata la conferenza stampa di Marco Giampaolo

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12.50 - Rifinitura più lunga del solito e del previsto per i rossoneri, Marco Giampaolo arriverà con qualche minuto di ritardo

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12.15 - Alle 12.45 prenderà la parola l'allenatore del Milan Marco Giampaolo in conferenza stampa a poco più di 24 ore dall'esordio stagionale in campionato contro l'Udinese

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