Roberto Mancini, CT della Nazionale italiana.
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In esclusiva ai microfoni di Tutto Mercato Web Radio ha parlato l’ex allenatore e calciatore Fabio Rossitto che sulla delusione legata alla mancata qualificazione al prossimo Mondiale ha detto: “Mancini resta ed è molto importante. Meno male che non si è fatto prendere dallo sconforto, ha fatto un miracolo all’Europeo. E’ un intenditore”.
“Certamente ci sarebbe da fare una grande riflessione ma non so se siamo in grado di farla. Siamo nella comunità europea e in un mondo globalizzato ma nel calcio giovanile non so su che strada stiamo andando e vedere tanti stranieri non mi fa piacere. Serve una regolamentazione e metterei un massimo di 4-5 stranieri per squadra in serie A. Capisco che siamo in un mondo globalizzato ma così i nostri fanno fatica a emergere”.
“Nella mia under21 c’erano Inzaghi e Del Piero e tanti altri forti che giocavano in B e in A da protagonisti. Ora l’under21 deve pescare in C: non ci sono più giovani che giocano. E nelle coppe? L’esperienza di giocare a livello internazionale serve; occorrono regole forti, non basta dire facciamo i raduni, non cambia il discorso. Dal punto di vista giovanile è necessario cambiare, e anche in A. Se arriva lo straniero forte ti alza il livello, ma tanti non cambiano il corso delle cose. Bisogna sfornare altri giocatori, se non c’è spazio non c’è qualità.
“Bene, è lì. Ha avuto battute a vuoto ma può succedere. Le squadre di Spalletti, conoscendolo, arrivano benissimo a fine campionato. Il Napoli poi gioca bene, ci sono giocatori importanti che sono cresciuti, vedi Osimhen. Ha calciatori che possono risolvere le partite e Spalletti sa cambiare anche in corsa, ha grande fantasia e in più la squadra è intensa e tecnica. Se la deve giocare”.
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