TURIN, ITALY - MAY 28: Olivier Giroud of AC Milan celebrates with teammate Théo Hernández of AC Milan after scoring his team's first goal during the Serie A match between Juventus and AC MIlan at Allianz Stadium on May 28, 2023 in Turin, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/AC Milan via Getty Images)
Con un editoriale sulle colonne de “Il Giornale“, Franco Ordine ha provato a spiegare il cataclisma in casa Milan nella giornata di ieri con l’addio di Paolo Maldini e Frederic Massara deciso da Gerry Cardinale.
“Riuniti dal commovente arrivederci a Ibra, divisi per sempre dai piani strategici del prossimo calcio-mercato. Si aspetta solo l’ufficializzazione degli addii a Paolo Maldini e Frederic Massara. Al Milan, ieri, nel giro di poche ore si è consumata la prima vera rivoluzione americana dopo che erano tornate ai ferri corti le due anime del club.
Da una parte la proprietà, cioè Gerry Cardinale, con il suo format di calcio sostenibile su cui non intende concedere deroghe, dall’altra l’area tecnica incarnata da Paolo Maldini che reclamava investimenti per confermare i risultati ottenuti di recente (scudetto e semifinale di Champions League) e provare anzi a migliorarli con un robusto potenziamento della rosa attuale nella quale gli arrivi dell’ultima estate non hanno portato alcun beneficio tecnico. Ma non era una questione banale di budget da utilizzare perché le cifre, incassata la Champions, quelle erano (tra i 50 e i 70 milioni) e quelle sono rimaste”.
“Alla base della rottura insanabile c’è innanzitutto una questione di metodo e cioè la volontà di Cardinale di chiedere e ottenere da Maldini e Massara un coinvolgimento continuo delle scelte tecniche da compiere. Nel frattempo anche lo striscione pubblicato dalla curva sud domenica sera sull’argomento è apparso come un sostegno alla linea Maldini Pioli provocando qualche cattivo pensiero. E sul punto si sa come si comportano gli azionisti, specie quelli di scuola americana: non si lasciano tirare per la giacca da nessuno. A far emergere i segnali del conflitto ideologico all’interno del Milan ha provveduto il “pissi pissi bau bau” successivo al vertice di ieri mattina avvenuto tra l’azionista Gerry Cardinale e Paolo Maldini svoltosi in un albergo del centro di Milano.
Al di là della durata dell’incontro-confronto, il primo dato simbolico che era emerso è rappresentato dalla modalità del one to one, senza cioè la partecipazione di Giorgio Furlani, amministratore delegato di recente nomina, il capo azienda di fatto che ha preso il posto di Ivan Gazidis e che fin qui è rimasto, dal punto di vista mediatico, sempre fuori dalla scena pur svolgendo un ruolo preziosissimo nella trattativa per Leao. Questa assenza si è rivelata l’indizio di un incontro risolutivo più che chiarificatore, per far capire all’ex capitano rossonero che si è sempre presentato come il “garante” del milanismo, che la linea guida del club è una sola. E non sarà modificata”. Ma adesso, attenzione al massimo. Il terremoto non è finito! Leao, Theo Hernandez, CDK: ecco cosa può succedere ora! <<<
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