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Montella: “Euroderby? La gara d’andata ci ha mostrato differenze, ma…”

Vincenzo Montella ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TMW Radio Sport Podcast trattando tra i tanti temi anche quello di Inter –Milan in Champions League.

Vincenzo Montella nell’intervista con TMW Radio Sport Podcast è stato portato sull’attualità che è incentrata sull’euroderby Inter – Milan. L’aeroplanino ha fatto la sua preview sulla semifinale di ritorno di Champions League di questa sera a San Siro: “Sinceramente il Milan ci è arrivato con qualche defezione, non solo prima ma anche durante la gara, vedi Bennacer. La partita d’andata ci ha fatto vedere che in campo c’erano delle differenze. Ma il calcio e il Milan ci insegnano tanto per cui fare previsioni scontate non è oggettivo. Poi è una semifinale di Champions ed è sempre particolarmente difficile, aperta e ci possono essere sorprese. L’Inter ha un vantaggio e dovrà saperlo mantenere durante la partita”.

Montella è stato riportato anche sul periodo vissuto da allenatore del Milan in un momento di transizione societaria. Queste le sue parole sulle sue numerose esperienze nei momenti di cambi societari storici: “È un capitolo di cui si potrebbe parlare a lungo. Il cambio di proprietà è un qualcosa che mi ha accompagnato spesso in carriera: ho iniziato alla Roma e c’è stato il cambio di proprietà; al Catania dopo un anno il direttore generale ha lasciato; alla Fiorentina c’è stata un’unica proprietà ed è stata forse quella più solida nel mio percorso e con i Della Valle abbiamo avuto grandissimi successi. Al Siviglia era andato via Monchi e poi è ritornato e c’era un vuoto. Sono andato al Milan e c’è stato il cambio di proprietà. Sicuramente sono uno specialista nel trovarmi in mezzo a queste cose…”.

Esperienza sulla panchina rossonera: “Il primo anno è stato straordinario, abbiamo vinto una coppa che non è mai facile contro una squadra sulla carta invincibile in quel momento. Nel secondo anno, quello della ricostruzione, sono cambiati 18 calciatori, parecchi scelti dal club come giusto che sia. Quando ci sono i cambi di proprietà cambiano anche i manager che magari possono avere, giustamente, idee diverse. Non ero un allenatore scelto dal management sportivo e probabilmente ho pagato questo. Per me è stata un’esperienza straordinaria, allenare il Milan è stato qualcosa di straordinario anche se non era più il vecchio Milan, dato che la proprietà non era più presente come prima. Ho avuto la fortuna di conoscere forse il miglior dirigente italiano che è Galliani, che è stato straordinario con me”. L’ex allenatore rossonero, infine, ha ammesso: “No, sinceramente credo di non averlo mai visto, Li Yonghong“.

Redazione Il Milanista

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