FERRARA, ITALY - SEPTEMBER 23: Arrigo Sacchi former coach of Italian National team attends the Serie A match between Spal and SSC Napoli at Stadio Paolo Mazza on September 23, 2017 in Ferrara, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)
Paolo Maldini torna a parlare. Questa mattina Radio Serie A ha trasmesso sulle proprie frequenze una lunga intervista concessa dall’ex capitano e direttore dell’area tecnica del Milan. Una chiacchierata condotta dal giornalista Alessandro Alciato a margine del format Storie di Serie A in cui emergono, come scrive il sito della Lega di Serie A.
Su Sacchi: “Noi ci siamo messi a disposizione ma è stato durissimo, fisicamente e mentalmente. Non c’era conoscenza dal punto di vista fisico, sono andato in overtraining per mesi, era una cosa da calibrare. All’inizio in partita non puoi rendere e hai alti e bassi. C’erano tanti alti e bassi. MI chiedevo se era giusto quello che stavo facendo. Piano piano è arrivato l’adattamento. Spesso arrivavo al venerdì e mi chiedevo come facessi a giocare la domenica. Ma tutto questo ha alzato il livello ed è stato un bene per tutti noi. Dopo un mese e mezzo, quando abbiamo vinto a Verona abbiamo cominciato a sentire nelle gambe e nella maniera di giocare qualcosa di diverso. Il Milan aveva dei grandi giocatori quegli anni, il fatto di avere la difesa più forte di sempre è stato un vantaggio”
Perché è finita con Sacchi? “Quando trovi un allenatore così esigente che deve gestire un gruppo, è un prodotto che ha una scadenza. Quando sei così ossessionato, ti consumi facilmente. Paragone con Conte? E’ così. Tutti quegli insegnamenti li adatti e te li porti dietro”
Su Capello: “Era un uomo di campo. Ti dava piccoli esempi di cose da fare in campo, sempre. Ti forma come calciatore perché lui le ha provate sulla sua pelle, era molto pratico. Ha proseguito nel lavoro di Sacchi. Quella squadra lì era la formazione più forte nei titolari e nelle riserve. Ha aggiunto praticità a un concetto a volte utopistico come quello di Sacchi: una perfetta combinazione. Liedholm, Sacchi, Capello: se fossero arrivati in un altro ordine, ci sarebbe stato più casino per la mia evoluzione”
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