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Adani: “Complimenti a Pioli, il Milan lavora bene e si evolve”

Grandi parole spese per il Milan di Stefano Pioli da Lele Adani durante l’episodio di “Triplice Fischio” di ieri sera alla BoboTV.

“Guardavo la partita e nel secondo tempo la palla è nei piedi di Mike Maignan. Lui la mette dove vuole, e anche questo è un valore aggiunto. Poi vedo una cosa nel secondo tempo. Il Torino pressa, con due trequarti e una punta: un trequarti su Krunic, l’altro in base al centrale che esce e la punta va a prendere il secondo centrale del Milan. Il Milan cerca di costruire sulla sinistra, dove costruisce Theo. Ma a un certo punto, io Theo Hernandez lo vedo stretto, da mezzala. E mi chiedo, perché è stretto? Perché si portava l’esterno, Bellanova. Nel frattempo, Reijnders, la mezzala da quella parte, non si apre. E non si apre sul campo perché Theo Hernandez è andato al posto di Reijnders, Reijnders è andato al posto di Tomori ed è stato Maignan a pescare… Tomori, che faceva l’ala sinistra”.

“Noi le rotazioni spesso le vediamo tra i 3 centrocampisti centrali: lì l’han fatto esterno basso, mezzala e centrale. E’ Tomori che è salito a fare l’ala, e Maignan l’ha passata a lui. E non è il centrale a 3 da braccetto, è un centrale a 2. Correndo là, la punta che lo marca rimane fuori dalla palla di Maignan perché difficilmente si gira e corre dietro all’inserimento del centrale di difesa. Il lavoro va fatto sui due giocatori e sull’inganno che devi creare agli altri: qui c’è la mano dell’allenatore, un allenatore che va a studiare la partita ma deve convincere. Dall’altra parte, poi, l’hanno fatto uguale con Calabria, Loftus-Cheek e Thiaw. Ma voi vi ricordate un portiere che serve un centrale a 40 metri di distanza? Il centrale di solito sta a fianco del portiere! Se tu non lo prepari questo movimento non esiste e io do merito ad una persona: si chiama Stefano Pioli. Questa è evoluzione”.

“L’altro aspetto nuovo del Milan di quest’anno è questo. Abbiamo sempre detto che il Milan ha la fascia sinistra tra le più forti al mondo, mentre di là hanno ruotato Brahim Diaz, Messias e Saelemaekers. Quest’anno è stata fatta anche la fascia destra: Pulisic ha fatto 2 gol in 2 partite e lo scorso anno ne aveva fatto 1 in 24 col Chelsea. E poi c’è Loftus-Cheek che fa la mezzala, il primo gol lo fanno loro. Il Milan nelle scelte di livello ha sgravato la fascia sinistra da qualche responsabilità, come ha dimostrato a Bologna e nel primo gol col Torino. Se diventi forte anche a destra, quando torni a sinistra rifai la differenza e lo abbiamo visto col gol di Theo Hernandez. Due parole: lavorare bene. Ed è quello che abbiamo sempre detto del Milan. Reijnders è un calciatore che imbuca come pochi, e la sua corsa era nota già in Olanda dove era tra i primi 3 per chilometri percorsi. E’ giusto sottolineare la sua performance, come quelle di Pulisic: non era scontato partisse così. Dentro un rinnovamento, il Milan come sempre lavora bene e si evolve”.

Stefania Palminteri

Classe 1969, giornalista pubblicista dal 2018. Redattore per Cittaceleste.it, Juvenews.eu, Notiziecalciomercato.eu, Mondoudinese.it, Ilmilanista.it

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