Nazionale

Italia, Mancini pronto a ripartire dopo l’Europeo. Le sue parole

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Torna in campo la nazionale di Roberto Mancini, torna in campo da Campione d’Europa e sarà impegnata nelle partite di qualificazione alla prossima Coppa del Mondo. Il commissario tecnico, che si è affidato anche a due calciatori del Milan: Florenzi e Calabria, ha parlato in conferenza stampa. La prima dopo essere uscito vincitore da Euro2020. Ecco che cosa ha detto.

Dopo l’Europeo? Non è cambiato nulla. La nostra vita proseguirà e il nostro lavoro anche. Abbiamo vinto gli Europei, abbiamo fatto felici noi stessi e 60 milioni di italiani. Questo è ciò che ci ha resi orgogliosi, il fatto di aver dato felicità a queste persone. Ovviamente se ripenso ai grazie delle persone provo orgoglio, sono sicuramente la cosa più bella. Di Euro 2020 mi resteranno i 50 giorni trascorsi insieme, lunghi, duri e difficili, ma senza mai problemi tra di noi. Non penso che i ragazzi siano appagati, lo hanno dimostrato in campo, hanno sempre voglia di dare il massimo e fare bene“.

Roberto Mancini, CT Italia.

Come all’estero vedono l’Italia

Credo sia un po’ cambiato il pensiero degli altri verso l’Italia. Dopo il successo europeo ci guardano in modo diverso e con maggiore considerazione. E’ una svolta diciamo storica, ma sono convinto che una squadra debba saper difendere, tenere palla e attaccare. Questo lo sappiamo fare, lo abbiamo dimostrato“.

Sulla crescita della squadra da qui ai Mondiali

Ovviamente abbiamo margini di crescita, mancano 14 mesi. Ma prima del Mondiale ci sono 5 partite di qualificazione e non dobbiamo prenderle sotto gamba e sottovalutarle. Prima dobbiamo qualificarci poi si penserà al Mondiale in Qatar“.

Roberto Mancini, CT della Nazionale italiana.

Su Jorginho e il pallone d’oro

Se fosse per me, gli darei il Pallone d’Oro, sta giocando da anni ad alti livelli, nella scorsa stagione ha vinto tutto ciò che ha giocato, se lo merita. Zaniolo e Pellegrini? Li ho visti bene, hanno recuperato dai loro infortuni, ovviamente c’è il problema della lista per i Mondiali“.

Su Keane e Scamacca

I calciatori italiani hanno grandi qualità, ma devono giocare. A volte si punta sullo straniero affermato, ma i nostri danno sempre grandi garanzie. Scamacca ha fatto tutte le Nazionali, volevamo portarlo prima per conoscerlo meglio ma non c’è stata la possibilità. Kean? L’abbiamo chiamato che era all’Everton e ora è alla Juventus, mi è dispiaciuto non averlo con me all’Europeo, ma gli avevo assicurato che sarebbe tornato“.

Redazione Il Milanista

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