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gazzanet
E' rimasto in campo per tutti i novanta minuti. Come piace a lui, come ha fatto capire chiaramente al suo allenatore. Quello di questa stagione e probabilmente anche quello della prossima. Ibra non smette, Ibra vuole rimanere. Certo alle sue condizioni economiche, quelle ancora da top-player nonostante i suoi quasi 39 anni (il prossimo 3 ottobre).
Un giocatore che chiede ancora 6 milioni di euro netti per la sua ultima grande stagione in rossonero con un ruolo da protagonista in campo e naturalmente fuori. Fosse per Paolo Maldini e anche Stefano Pioli, Zlatan avrebbe già firmato. Ma l'uomo dei conti rossoneri non ha ancora fatto sapere quando ci sarà il tanto atteso rendez-vous tra lui (Gazidis), Ibra e Mino Raiola. Un incontro che dovrebbe comunque arrivare subito dopo la fine del campionato, la settimana prossima.
Rispetto a qualche settimana fa, con Rangnick allenatore, manager tutto fare, sarebbe stato difficile ipotizzare una permanenza di Zlatan ancora a Milano. Ora è diverso. Pioli è l'allenatore 'scelto' anche per la prossima stagione, Maldini con molta probabilità deciderà per restare. Uomini sponsor dello svedese, come lo sarebbe stato Boban.
La cifra richiesta è importante ma quello che ha dato e che può ancora dare Zlatan non si trova in giro a meno. Pioli è bravo ma è con l'ingresso in campo di Ibra che il Milan ha cambiato faccia, è con lui nello spogliatoio che la squadra ha capito come ci si deve comportare in campo e fuori.
Ibrahimovic è un buono con la faccia da duro che ha capito che non è più l'attaccante che può risolvere le partite da solo. Ma grazie al suo fisico, alla sua forza e all'intelligenza tattica ha saputo trasformarsi, essere utile anche senza buttarla dentro. Con l'Atalanta ancora una dimostrazione. Avanti e anche dietro. Corsa, scatti e tiri in porta. Ma anche tanti, tantissimi passaggi decisivi, quelli che ti mandano dritto in porta.
La trasformazione di Zlatan in giocatore al servizio della squadra è cominciata con il benestare del suo allenatore. Ora per continuare serve il sì decisivo di Ivan Gazidis...
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