Il noto giornalista Paolo Condò
Paolo Condò ha parlato a Repubblica in merito alla vittoria del Milan contro l’Udinese:
“Se la capolista e la favorita avanzano senza perdersi in ciance, le inseguitrici non hanno acquisito meriti di gioco maggiori. Ma qui va riconosciuto che due partite promettenti fino a quando è rimasta la parità numerica (Milan-Udinese e Juve-Lazio) si sono presto guastate a causa di espulsioni evitabili. L’uomo che fila da solo verso la porta viene fermato correttamente dal difensore in rimonta una volta su dieci, a stare larghi. Nelle altre nove scatta il cartellino rosso. Va bene la trance agonistica, ma gente esperta come Reijnders e Romagnoli dovrebbe ragionare anche sotto pressione.
Il Milan ha mantenuto i tre importantissimi punti chiudendosi, con apprezzabile coesione e una botta di fortuna per il fuorigioco di Ekkelenkamp scovato dal Var. Inestricabile la nuova puntata del dilemma Leao. La squadra assediata avrebbe beneficiato delle sue sortite, respirando per qualche decina di secondi, o si sarebbe inabissata perché il portoghese avrebbe aggiunto all’inferiorità numerica la sua invincibile indolenza? Lasciandolo fuori, Fonseca ha barrato la seconda casella”.
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