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Sacchi: “Pioli dovrà essere determinato, dovrà farsi seguire dai ragazzi”

Nella corsa al nuovo attaccante del Milan, Arrigo Sacchi vota per Gianluca Scamacca. In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Sacchi ha analizzato cosa potrebbe dare in più all’attacco del Milan uno come Scamacca, soffermandosi sulle caratteristiche tecniche del giocatore tra punti di forza e cose ancora da migliorare.

Il punto:

“L’importante è che, oltre alle voci, ci siano le idee. Quelle sì che sono importanti. Credo che i dirigenti che stanno operando abbiano in testa un progetto, almeno io me lo auguro. In tal caso, è giusto lasciarli lavorare e giudicare in seguito. Mandando via Maldini e Massara che sono stati protagonisti nell’ultimo periodo, il club si è preso un bel rischio. Se mi avessero detto, due anni fa, che il Milan avrebbe vinto uno scudetto e sarebbe arrivato alla semifinale di Champions, ci avrei messo subito la firma, perché gli investimenti economici non erano stati elevatissimi. Ora vediamo che cosa riescono a costruire, stando sempre attenti ai bilanci. Per quanto riguarda Tonali, certe cifre, per una società come il Milan, sono irrinunciabili. Ma non bisogna disperare. Vedrete che punteranno sui giovani, magari non di grande nome, e cercheranno di fare come il Napoli. Non scordiamoci che il Napoli ha vinto lo scudetto dopo aver ceduto Koulibaly, Insigne, Mertens e Fabian Ruiz, cioè i quattro più famosi. Loftus-Cheek è un giocatore forte fisicamente, che fa molto movimento e nel calcio di oggi fare movimento è fondamentale. Inoltre ha già una discreta esperienza internazionale e questo può aiutare tutto il gruppo a crescere”.

Su Charles De Ketelaere

“Ah, saperlo… Mi auguro di sì, alcune qualità si sono viste. L’impatto con la Serie A è sempre complicato per gli stranieri. Fece fatica uno come Platini, che era un fuoriclasse. Trovò difficoltà persino un campione affermato come Rummenigge al primo anno in Italia. Se il Milan crede in questa ragazzo è giusto che prosegua con lui, e lui deve capire che è arrivato il momento di mostrare il proprio valore”.

Arrigo Sacchi su Stefano Pioli e sul nuovo ruolo all’interno del Milan

“Ricordo che cosa disse di me Carletto Ancelotti: “Era talmente convinto di quello che ci proponeva che, alla fine, ci convincemmo tutti”. Ecco, Pioli dovrà battere sul tasto della persuasione, dovrà essere determinato, dovrà farsi seguire da tutti i suoi ragazzi. E dovrà scegliere una strada tattica e percorrerla fino in fondo, senza tentennamenti o ripensamenti com’è avvenuto a un certo punto della passata stagione. Dare una linea e muoversi compatti verso l’obiettivo: questo dev’essere il progetto. I tifosi ricordino sempre che prima dei giocatori viene il gioco. Senza un gioco anche un grande campione fatica. Il Milan ha vinto lo scudetto senza nomi altisonanti, ha divertito, ha entusiasmato e ha coinvolto la gente. Quello dev’essere il punto di riferimento. Giocare bene, avere spirito di squadra, etica del gruppo, possedere forti motivazioni: queste sono qualità imprescindibili se si vuole arrivare lontano. E Stefano Pioli, allenatore intelligente, conosce questi segreti”.

Redazione Il Milanista

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