Brahim Diaz al tiro vincente in Juventus-Milan.
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Il match di San Siro tra Milan e Juventus di ieri sera è finito zero a zero. La società rossonera ha messo un comunicato ufficiale.
“Un pareggio che non può dispiacere ma nemmeno soddisfare a pieno, perché la vetta del campionato si allontana ancora di più prima della sosta (ora è a -4, l’Inter ha una gara da recuperare) e del Derby. A San Siro, Milan e Juve non si sono fatte male, dividendosi la posta in palio: 0-0 e un punto a testa. La prestazione dei rossoneri è stata buona però non sufficiente per piegare un avversario attento e solido in difesa. La squadra di Pioli ha messo in campo – in pessime condizioni – una maggiore volontà offensiva rispetto ai bianconeri, priva però di numerose e grandi occasioni. Era comunque un big match dopo il passo falso casalingo con lo Spezia, l’appuntamento era delicato e il pari permette al Diavolo di rimanere al secondo posto in classifica e di mantenere le stesse distanze da Atalanta e Juventus (+7, ovvero la zona Champions League). Archiviata la 23ª giornata di Serie A si aprirà una nuova pausa per le Nazionali, alla ripresa andrà in scena Inter-Milan. Avanti con qualche rammarico”.
“Tornano titolari Romagnoli, Calabria e Tonali. Inizia la partita e anche la battaglia, il primo brivido è un tentativo alto di Leão ma la prima vera occasione capita a Cuadrado, quando al 12′ salta Romagnoli e lascia partire un mancino in diagonale a lato non di molto. Dalla stessa mattonella, Rafa si rifà più pericoloso al 20′ calciando dal limite e trovando la parata di Szczęsny. Dopo un tiro a giro di Dybala al 24‘, Ibrahimović è costretto a lasciare il campo per un problema al tendine (spazio a Giroud). Alla mezz’ora doppia botta dalla distanza di Calabria che va vicina all’incrocio. I gol si lasciano attendere, nel frattempo si segnalano una ribattuta di Chiellini su Hernández al 34′ e una conclusione alle stelle di Locatelli al 36′. Duplice fischio”.
“Si ricomincia e la gara non cambia, sempre aperta, combattuta però senza mai decollare. Le squadre ci mettono la testa: al 51′ la deviazione in corsa di Morata è imprecisa; al 57′ Giroud appoggia la deviazione aerea sottomisura per un ipotetico compagno anziché girarla verso la porta. Il Milan prova ad attaccare, la Juve rimane guardinga. All’ora di gioco, Szczęsny dice di no a Hernández dopo una grande discesa e a Giroud di testa. Arrivano i cambi: spazio per Bennacer e Saelemaekers, poi Rebić e Florenzi. Nel finale si registra quasi solo un’incornata di McKennie, in generale troppo poco per trovare la via della rete. Triplice fischio”.
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