“Tornare nella squadra per cui fai il tifo è stato per me bellissimo. Quando ero nel settore giovanile ammiravo Maldini e Nesta, con il quale ho parlato a Miami, siccome lui vive lì. Ogni volta che ci parlo faccio fatica, per me è stato uno dei migliori al mondo. Anche se era a fine carriera mi piaceva tanto Alex, che era un punto di riferimento”.
Sul futuro da allenatore e i suoi modelli: “A luglio incomincio i corsi a Coverciano e mi piacerebbe allenare, anche se so che non è facile. Prenderei tanto di Gasperini, per me è un allenatore fantastico. Ti fa correre tantissimo, ti sfinisce durante la settimana, ma poi in partita voli. Noi al Genoa avevamo vinto con Inter, Milan e Juve, eravamo normali ma ce la giocavamo con tutti”.
Sui ricordi più belli con il Milan: “Con la Juventus c’è stato il debutto che ho sognato, speravo in un risultato diverso, ma quando segni allo Juventus Stadium è qualcosa di unico. Ringrazierò sempre Inzaghi per avermi riportato al Milan“.
Sul Milan di Stefano Pioli: “Quando il Milan ha vinto matematicamente il campionato ero in aereo, tornavo da una trasferta e ho visto che eravamo 0-3. Poi sono andato a festeggiare con alcuni amici. Il calcio americano è molto più fisico e poi gli spostamenti per le partite sono molto lunghi”.
“Adesso chiederò a Calabria se può domandare a Pioli se posso andare a vedere qualche allenamento perché è un punto di riferimento da tutti, avendo vinto lo scudetto non da favorito. Il Milan ha Theo Hernandez che è il più forte terzino al mondo, mentre con Bennacer ho giocato a Empoli: si vedeva che era forte, ma non pensavo così forte. Tonali il primo anno ha fatto fatica, ma poi è cresciuto”.
“Non è facile venire da un campionato diverso e con la pressione di essere stato pagato tanto. Non è facile per De Ketelaere giocare di fronte a tutto San Siro, ma si riprenderà. Maldini non ne ha sbagliato uno finora e anche il belga diventerà un campione. Tanti lo paragonano a Kakà, ma mi sembra un paragone azzardato”.