Moise Kean, attaccante dell'Italia e della Juventus.
In esclusiva al New York Times ha parlato Moise Kean che ha detto: “Arrivi alla mia età, ho 24 anni, e ci sono momenti in cui parlo con i miei compagni e dico: ‘Ho già fatto tutto’. Non necessariamente nel calcio, ma nella vita rispetto ad altri ragazzi sui 25 anni. La Juventus mi ha insegnato molta disciplina. Mi hanno preso dal nulla. Ero un ragazzo di strada e mi hanno insegnato molto. Ho lasciato casa presto e loro erano più di una famiglia per me. Mi hanno buttato in prima squadra a 16 anni ed è stato un sogno”.
“Di tutte le esperienze che ho avuto, non mi sentirete mai dire di averne avuta una brutta. Trovo aspetti positivi in tutte. Se non avessi trascorso quell’anno all’Everton, non avrei imparato le cose che ho imparato lì. Sono stato un po’ sfortunato. Sono andato lì pensando di giocare un po’ di più, avevo 19 anni. Sono arrivato dalla Juve e pensavo di fare scintille. Purtroppo non è andata così. Abbiamo cambiato tre allenatori quell’anno e mentalmente… Era tutto nuovo per me. Ero in Inghilterra, era un ambiente nuovo”.
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