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Frattesi: “Ho scelto la squadra, il mio procuratore mi accontenterà”

Davide Frattesi è uno dei giocatori che sta infiammando il mercato italiano ed è nel mirino del Milan dopo la cessione di Sandro Tonali. Il centrocampista del Sassuolo ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. In questi giorni si parla molto di lui: “Ho chiesto al mio procuratore Riso di avvisarmi solo quando è quasi tutto fatto e così mi sono condannato all’autodistruzione: lui è ermetico. I suoi collaboratori sono terrorizzati da lui e non mi dicono niente. Meno male che c’è mia nonna Stefania, che ogni giorno mi manda la rassegna stampa fatta da lei. Fantastica”.
Derby di mercato tra Milan e Inter per lui: “E’ una bella sensazione, non posso negarlo. Però adesso sono un po’ ansioso: vorrei che si definisse la situazione. E penso a mio nonno Carmine, che leggeva i giornali, amava il calcio e oggi sarebbe tanto felice”.

Il ruolo: “Io sono una mezzala e voglio essere sfruttato per le mie caratteristiche, credo sia normale”.
La preferenza per l’Inter: “Lei comprenderà che stavolta non posso essere senza filtri come nelle altre interviste. Non sarebbe corretto indicare una squadra perché le trattative possono morire all’improvviso. Però cercherò di essere molto sincero: io ho scelto la squadra. E sono sicuro che il mio procuratore troverà il modo di accontentarmi, altrimenti lo mando… al mare. Però sento che ci sono altre società interessate a me”.

Sulla Champions: “Ci penso, la vorrei giocare, ma non è la prima cosa: conta di più il progetto. Così come non cambia andare in una squadra pronta per vincere o da ricostruire: sarei carico allo stesso modo. A 23 anni è il momento di prendermi certe responsabilità”.
Frattesi non avrebbe problemi a giocare con Barella: “No, assolutamente. Io posso partire da sinistra, così quando mi accentro calcio con il piede buono, perché con l’altro a volte faccio dei danni…”.
La chiusura all’estero: “Posso solo dirle quello che ho garantito a Giovanni Carnevali: se arrivano offerte irrinunciabili, le ascoltiamo. Irrinunciabili, eh”.
Non c’è più la suggestione del ritorno a Roma: “No, non mi farò influenzare, ho imparato a ragionare con il cervello. Cerco di essere più lucido nelle scelte e nella gestione delle emozioni”. Detto questo, grandissima attenzione. Pellegatti a raffica: “Lukaku-Thuram, ecco cosa ho saputo. E occhio anche a…” <<<

Redazione Il Milanista

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