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Milan, il terzino che non ti aspetti: Theo Hernandez

Ha iniziato l’esperienza al Mondiale con un posto da panchinaro sostanzialmente ed ha rischiato di alzare la Coppa del Mondo. Il numero 19 del Milan ha confermato le sue qualità anche in Qatar. E non ci sorprende diciamo. Costretto ad entrare in campo a causa del brutto infortunio rimediato da Lucas, Theo non ha fatto sentire la mancanza del fratello che gioca nel suo stesso ruolo. E così si è preso il posto da titolare non lasciando scoperto nemmeno un millimetro di campo e diventando uno degli uomini chiave del ct transalpino Didier Deschamps. Dopo appena un quarto d’ora di gioco ha servito un assist perfetto per lo juventino Adrien Rabiot.

L’ex terzino dei Blancos è stato schierato titolare -per forza di cose- contro i danesi. Dopo aver blindato la fase a gironi, il rossonero ha riposato nel match contro la Tunisia.  Chiamato dal primo minuto poi nella vittoria contro la Polonia. Stesso discorso contro gli inglesi ai quarti di finale. La gara più avvincente nel quale è stato chiamato in causa è stata senza dubbio quella contro la formazione di Regragui. Il Marocco è stato punito da un gesto degno aerobico non indifferente di Theo con il quale ha siglato il suo primo centro al Mondiale. Al di sotto delle aspettative la sua ultima apparizione in Qatar nella finale contro l’Albiceleste.

E il resto è storia… Chiusa la parentesi mondiale -in maniera più che sufficiente per lui- adesso Theo pensa solo al suo Milan. Il lavoro costante ha portato i suoi frutti e si vede.  Non avevamo dubbi che potesse far bene anche in nazionale considerando che si parla di uno dei miglior terzini al mondo a detta di molti. E la crescita che ha avuto è stata anche grazie al lavoro certosino di Stefano Pioli, che lo considera un uomo fondamentale. Come confermato dalle dichiarazioni del commissario tecnico alla Gazzetta dello Sport: “Theo ha fatto vedere quello che io e Paolo continuiamo a dirgli da un po’: che sta diventando il terzino sinistro più forte del mondo. Supereranno la delusione tornando al lavoro con noi con ancora più determinazione verso nuovi obiettivi”

Redazione Il Milanista

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