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MILANO - La questione legata al taglio degli stipendi dei calciatori, visto lo stop alla stagione sportiva a causa dell'emergenza Coronavirus, tiene banco nel mondo del calcio e soprattutto della Serie A. Adriano Galliani, storico ad del Milan oggi al Monza, è intervenuto sull'argomento, rispondendo alle domande del Corriere dello Sport. Ecco le sue parole.
: «Vorrei subito puntualizzare un fatto. In questo momento si leggo e si dicono molte cose sull'argomento, ma tutte senza senso, mi spiego meglio. Che senso ha indicare i numeri a capocchia? Leggo di dieci, quindici, venti per cento, ma perché, invece, non ci si affida alla migliore società di revisione del mondo, autonoma e indipendente. Gli si può chiedere di fare la conta dei danni e poi si potrà avere un quadro ben preciso della situazione. In questo modo poi si potranno trarre le conclusioni sul taglio dei compensi e magari si potranno prevedere de premi nelle stagioni successive. Credo che la soluzione più giusta sia rivolgersi a un arbitrato, in modo che se la perdita nel mondo del calcio sarà del dieci o del quindici percento, allora il taglio sarà conferme a quanto stabilito. Per me il resto sono solo chiacchiere, se poi davvero ripartirà tutto a maggio si potrebbe chiedere una deroga sulle scadenze dei contratti di quindici giorni o un mese, ovviamente senza la possibilità, delle squadre, d'intervenire con prestiti o altro».
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