[tps_title]L’IDEA[/tps_title]
di Bruno Boccolini
MILANO – Nei suoi primissimi anni di vita, il calcio è condizionato dai troppi falli di mano vicini alla porta. Per questo nel 1890 l’irlandese William McCrum, direttore di una industria tessile, portiere e membro del Direttivo della Federcalcio irlandese dal 1880, pensa di istituire il calcio di rigore. L’idea viene inizialmente accantonata poi accade un episodio che cambia il corso della storia: nella primavera 1891, c’è un episodio, in Coppa d’Inghilterra, che fa cambiare idea agli inventori del calcio. Anno 1891. Quarti di finale di Coppa d’Inghilterra, Stoke City-Notts County. Il Notts è in vantaggio 1-0 ma lo Stoke cerca il pareggio. Un giocatore del Notts ferma il pallone con la mano a pochi centimetri dal gol. Punizione, tutti i giocatori del Notts si posizionano sulla linea di porta, il portiere devia e lo Stoke perde la partita. L’episodio, però, viene vissuto come un’ingiustizia. Ed è per questo che qualche settimana più tardi, il 2 giugno 1891, in un albergo di Glasgow, l’International Board decide di inserire la massima punizione… CONTINUA A LEGGERE
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