Abbiati amaro: “Le squadre vengono a San Siro a giocarsela, prima limitavano i danni”

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MILANO – Al termine dell’allenamento odierno Christian Abbiati ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Milan ChannelPer me la maglia del Milan era un sogno dopo tanta gavetta e ricordo tutto della mia prima gara a Bologna nel 1999. Ricordo la pacca sulla spalla di Costacurta dopo una parata. E’ un ricordo che porterò sempre per sempre nel mio cuore; e pensare che alla fine di quella stagione abbiamo vinto anche lo Scudetto. Maldini, Costacurta, Albertini, Seba Rossi, mi hanno aiutato tantissimo. Sono entrato nello spogliatoio con timidezza e paura. Il primo discorso a Maldini lo feci dopo 6 mesi. Per me tutto questo è ancora un grande ricordo. Sui giovani portieri ho un buon rapporto. Cerco di fargli capire determinate cose e cerco di scherzare. L’importante è che siamo uniti”.

GIGIO – Il portierone rossonero in questa stagione ha lasciato la maglia numero 1 nelle mani di Donnarumma, uno che nel ’99 era appena nato: “Se Gigio fa bene, siamo tutti felici. Ha un potenziale enorme, pazzesco. Se gli posso dare un consiglio, lo faccio volentieri. Ieri ha iniziato l’allenamento Gigio ed era un po’ serio e gli ho detto di ridere. L’errore è umano, anche i grandi campioni li fanno“. Poi sul momento del Milan: “Tutte le squadre quando ci affrontano danno qualcosa in più. In questo momento gli avversari vengono a San Siro a giocarsela, una volta pensavano soltanto a limitare i danni. Deve tornare questa mentalità. Dobbiamo fare i 3 punti per restare attaccati al treno del sesto posto”.

OBIETTIVI – Il discorso si è poi spostato proprio sulla corsa europea:Ce l’avevamo in pugno fino a domenica e adesso le prossime due gare sono fondamentali per avere la certezza di entrare in Europa. La Coppa Italia? Sappiamo che se dovessimo vincerla, a parte la vittoria del trofeo, ci permetterebbe di andare in Europa. Noi dobbiamo lottare per il sesto posto, per assicurarci tramite il campionato questo accesso.

MOMENTO – Infine su Brocchi e sull’Atletico Madrid:Per il mister non è facile. Ha un idea di possesso, difficile da fare in corsa con i giocatori, ma stiamo cercando di migliorare su quello che ci chiede. Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte, e dobbiamo mettere in campo tutto quello che riusciamo ad apprendere da lui. Mi fa piacere per i Colchoneros. Sono partiti con un progetto e lo stanno portando avanti. 2 finali in 3 anni sono un gran successo, spero possano portare a casa la Champions. Ho ancora qualche amico nello staff e nella dirigenza. Se mi sarà possibile andrò a vedere il match. Il mio desiderio per l’anno prossimo? Andare in Europa e vincere la Coppa Italia”.

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