3. Nel vostro lavoro di scouting, guardate anche ai giocatori sotto forma di KPI (indicatori), di output e cose di questo genere?“Ho discusso a lungo di questo con Ben (Ben Torvaney, lavorano insieme al Milan) perché credo sia un’idea davvero molto interessante, ma penso anche che sia molto difficile da applicare al calcio. Il punto è che i sistemi non sono statici, ma tendono anzi ad adattarsi al contesto e quindi inevitabilmente cambiano. Credo comunque che non sia qualcosa da evitare completamente, ma sia un’idea interessante.
Forse questo tipo di strategia può essere considerata in un contesto in cui sei una squadra piccola. Con grosse limitazioni di budget e di giocatori da cui attingere. In scenari del genere, può valere la pena considerare di sostituire giocatori che hanno determinati output con altri giocatori che hanno output simili. Ad oggi però è molto più un qualcosa di cui discutere piuttosto che qualcosa con cui lavoro quotidianamente”.