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Pioli: “Ho sempre creduto nello scudetto, l’unico dubbio che ho avuto…”

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Un altro riconoscimento per il tecnico rossonero. Stefano Pioli ha vinto il premio Bulgarelli come miglior allenatore della Serie A. Il tecnico del Milan è stato scelto dalla giuria presieduta da Fabio Capello per la vittoria dello scudetto, considerata un miracolo calcistico.

Dopo aver ricevuto il premio ha rilasciato delle dichiarazioni sulla corsa al titolo dei rossoneri. Queste le sue parole:

“Allo scudetto io ho creduto dall’inizio della stagione e i giocatori lo sanno. Avevamo appeso in tutti i locali di Milanello il cartello con i punti dello scorso campionato, 79. Ho chiesto spesso ai ragazzi se un altro secondo posto ci avrebbe reso felici, la risposta è sempre stata negativa. Ci abbiamo creduto, lo abbiamo dimostrato e credo che lo abbiamo meritato. Un ringraziamento speciale va alla società: tutto questo non sarebbe stato possibile senza la fiducia di Maldini e Massara che mi hanno sostenuto nei momenti difficili. Devo ancora andare a letto, sto vivendo emozioni che ancora non avevo provato in vita mia. Oggi si completa una stagione piena di soddisfazioni per me, la migliore che potessi immaginare. Lo scorso inverno ho ricevuto il premio Liedholm, oggi il premio Bulgarelli, abbiamo vinto lo scudetto: non potevo sognare di meglio, sono veramente orgoglioso. È un onore ricevere questo premio, sono felicissimo. Peraltro ho chiesto di fare la premiazione al termine della stagione perché avevo il sentore che potesse succedere qualcosa. Cosa ho pensato al termine della gara contro il Sassuolo? A mio padre. Un momento di dubbio nella corsa allo scudetto? Dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia perché non sapevo come avrebbe reagito la squadra – ha ammesso Pioli – La prestazione non era stata negativa e l’ho detto ai ragazzi, ma il colpo è stato duro, perché volevamo andare avanti contro i nostri cugini interisti e vincere la coppa. Pochi giorni dopo avevamo una trasferta difficile a Roma contro la Lazio: quelli sono stati i giorni più delicati e complicati, ma lì ho avuto la consapevolezza che la squadra era pronta per fare qualcosa di importante. Ieri abbiamo festeggiato in città con un popolo incredibile che ci ha trasmesso sempre grandi emozioni. C’è grande soddisfazione, abbiamo fatto una cosa importante e ora guardiamo avanti. La storia del Milan ci impone di competere a livello internazionale: l’Europa è il nostro obiettivo, conosciamo le difficoltà, ma possiamo fare sempre meglio”

Redazione Il Milanista

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