Tonali e Leao, il cuore e l’anima di un Milan da Scudetto

Tonali e Leao sono gli uomini copertina di questo Milan, lo ha più volte ribadito anche Stefano Pioli. La “fatal” Verona s’inchina di fronte ad una prestazione da incorniciare dell’8 e del 17 che incantano e si prendono la scena nella serata del Bentegodi. Il portoghese è incontenibile e conquista ancora una volta un posto nella top 11 di giornata. Impossibile stargli dietro: dribbling, tecnica, esplosività fisica e 2 assist che regalano a Tonali un compleanno indimenticabile. L’asse Leao-Tonali decide la sfida e la rimonta dei rossoneri che, passati in svantaggio, hanno ripreso in mano la partita.

Un Tonali onnipresente su tutte le situazioni di gioco e con un’evoluzione che a soli 22 anni, appena compiuti, tracciano un confine che delineare oggi è impossibile. I margini di miglioramento sono ancora enormi e nonostante la giovane età interpreta il gioco già come un veterano. Gestisce, ha leadership ed incarna lo spirito del Milan più di chiunque altro, un lavoratore nato. Come ha dichiarato in una recente intervista a Rivista Undici, nell’ultimo mese ha cambiato hobby e alimentazione, a dimostrazione di una mentalità vincente. L’amore per i colori rossoneri non l’ha mai nascosto e la replica sul campo è la fotografia di un attaccamento speciale alla maglia meneghina.

Il Milan trova i suoi leader nel momento del bisogno e continua a sognare di scucire il titolo ai rivali nerazzurri. Se si torna ad un anno fa i rossoneri avevano tutt’altro scheletro. Basti pensare a Kjaer, il leader difensivo della passata stagione e al rendimento di Kessié (di livello altissimo rispetto alla stagione in corso), senza dimenticarsi degli addii a parametro zero di Donnarumma e Calhanoglu. Il Milan ha cambiato pelle ma ha trovato in due giovani campioni la certezza del presente e del futuro della squadra. Tonali e Leao sono due delle grandi intuizioni di Paolo Maldini. I due grandi trascinatori di una serata in cui il Milan incanta nel teatro scespiriano di Romeo e Giulietta che, stavolta, non è stato fatal.