Sul gol in rovesciata: “Il cross di Eranio era un po’ arretrato e quindi ho dovuto per forza colpire la palla in rovesciata. E’ andata bene”.
Sulla forza di quel Milan: “In quel periodo con Capello eravamo un grande gruppo. Con Sacchi sono stati anni importanti a livello tattico, mentre con Capello eravamo un po’ più liberi. Capello ha lavorato di più sulla mentalità dei giocatori, anche perchè tatticamente eravamo già a posto. Quello era il Milan più forte. Avevamo una difesa piena di stelle, a centrocampo c’erano altre stelle e così anche in attacco. Avevamo i giocatori più forti al mondo in tutti i reparti”.
Su Ibrahimovic: “Ibra è stato fondamentale per far crescere il Milan negli ultimi anni, soprattutto a livello di mentalità. Per tornare a vincere serviva fare questo passo in più e con Ibra lo hanno fatto”.
Su Ibra da giovane: “All’Ajax ero l’assistente di Koeman quando lui arrivò. Era uno che mi sfidava in campo, ma io ero mezzo infortunato e quindi non potevo fare molto. Lui voleva invece sfidarmi sempre, è stato molto divertente”.
Sul Milan: “E’ sempre bello per me parlare della mia vita milanista, sono stati anni bellissimi”.