Rafael Leao
L’attaccante del Milan, Rafael Leao, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Repubblica. La prima domanda, ovviamente, riguarda il derby di domani: “Ricordo quello vinto col mio assist a Ibra, peccato che non ci fosse il pubblico. Vogliamo vincere davanti ai tifosi. Se vale un pezzo di Scudetto? È presto: l’ultimo se lo è preso l’Inter, va rispettata. Ma un derby è un derby, vincerlo è importante”.
GLI ESEMPI, DA ZLATAN A MALDINI – “Zlatan è un fratello maggiore, gli sto sempre vicino. Lui sa che posso fare la differenza con i piedi, ma mi mostra che l’importante è la testa, restare sempre concentrato. Il miei punti di riferimento? Pioli, un allenatore esigente. Maldini, un idolo che parla con semplicità perché ognuno di noi dia il meglio. E Ibra, un esempio per il passato e per il presente: l’età per lui è un numero”.
SACRIFICIO E DURO LAVORO – “Il nostro stile di gioco ha il senso di libertà che l’allenatore ci insegna: siete giovani ma maturi in campo, ci dice, godetevi la gioventù ma onorate questa maglia. Io sento la fiducia dei compagni che mi danno la palla, dribblo per ritrovarmi davanti alla porta e fare l’assist o il gol. Sono un predestinato? Dio mi ha regalato il talento, la cosa più rara. Ma poi ci sono i sacrifici, il lavoro duro. A calcio non si gioca da soli. Ho un talento da coltivare. Nel Milan sto dimostrando quello che posso fare”.
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