Verso Juventus-Milan, alcune curiosità e statistiche sul match

Il campionato italiano di calcio si avvicina al termine, ma ancora tutto è in gioco per quanto riguarda i piazzamenti europei e per la zona retrocessione. Tra le partite più attese del turno c’è il big match tra Juventus e Milan, valido per la penultima giornata di campionato. I bianconeri sono stati penalizzati di dieci punti ma possono ancora sperare nell’Europa, proprio come per i rossoneri. Gli uomini di Pioli vogliono provare a vincere questa gara per qualificarsi alla prossima Champions League. In attesa della partita, vediamo di seguito alcune curiosità e statistiche sulla gara dell’Allianz Stadium.

Il Milan è la squadra che ha vinto più gare di Serie A contro la Juventus (52) ed anche la formazione con la quale i bianconeri hanno pareggiato più match (56). La sfida è in programma oggi 28 maggio, a venti anni esatti dalla Finale di Champions League di Manchester 2003 (vinta dai rossoneri ai rigori). Il Diavolo ha già vinto la sfida d’andata e potrebbe vincere entrambe le partite stagionali per la terza volta negli ultimi 50 anni. Inoltre c’è da sottolineare che il Milan ha tenuto la porta inviolata nelle ultime due occasioni contro la Juventus in campionato.

Dallo scorso aprile solo il Monza ha ottenuto più punti rispetto al Milan (18 vs 16 in nove gare). In questo lasso di tempo però i rossoneri sono quelli che hanno subito meno gol in Serie A (sei). Soltanto la Roma ha segnato più gol (sette) di Milan e Juventus nei minuti finali di recupero in campionato (entrambe ferme a sei). Quella di questa sera sarà la sfida tra la squadra che ha segnato più gol negli ultimi 30 minuti di gioco (Milan, 25) contro quella che ne ha incassati meno nell’ultima mezz’ora (Juve, sette). Allegri ha guidato il Milan per 133 partite in Serie A, dove ha ottenuto 74 vittorie, 25 sconfitte e 34 pareggi. Invece Pioli è stato un giocatore bianconero per tre stagioni. Da allenatore, il tecnico emiliano è rimasto imbattuto in cinque delle sei sfide più recenti contro i piemontesi.

Di Martina Marcelli