DIFFICOLTA’ “NAZIONALI” – Il centravanti della Lazio, esplosivo nelle prime due partite di campionato, giovedì a Firenze è rinculato negli impacci europei. Ancora la stessa impressione: che la maglia della Nazionale gli risucchi energie, lo svuoti di forza, come dimostrano i tanti tiri deboli dal limite, che rotolano lenti come se il pallone fosse sgonfio. Quei palloni, alla Lazio, s’impennano e finiscono sotto la traversa come cannonate. Nella ripresa gli è arrivata una palla preziosa nel cuore dell’area che ha tentato invano di addomesticare.
IL PIU’ CRITICATO DELL’EUROPEO – All’Olimpico ci sarebbe riuscito. Mancini, per tutto l’Europeo, gli ha aperto un ombrello sopra la testa, lo ha difeso e lo ha sempre riproposto: “Il più criticato alla fine deciderà l’Europeo”. Hanno deciso altri, Immobile però è ancora titolare e gode sempre della piena fiducia del c.t., ma la situzione oggi è diversa. Non siamo più nel cuore di una grande manifestazione, dove ogni cambiamento innesca un’onda emozionale nel gruppo, chiuso a lungo in ritiro. E, soprattutto, siamo a inizio stagione. La condizione precaria di molti giustifica le modifiche di formazione in partite molto ravvicinate.