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La rivolta degli ex: Atalanta-Milan tra ricordi e incroci pericolosi

Di Riccardo Botta

 

Andando ad analizzare nel dettaglio la sfida in programma stasera tra Atalanta e Milan, osservando i giocatori della Dea, viene in mente un parallelismo un po’ pazzo tra calcio e cinema: il film “La rivolta delle ex” diventa, in questo caso, “La rivolta degli ex”. Così come nel film, il protagonista – Matthew McConaughey – è perseguitato dal fantasma dalle ex. Stasera il protagonista sarà il Milan, alle prese con alcuni giocatori che Milanello lo conoscono bene.
Sono infatti ben sei i giocatori tra le fila dell’Atalanta con un passato in rossonero. Chi più, chi meno, ha vestito la maglia del Milan e stasera vivrà una partita un po’ diversa dalle altre, contro la propria ex squadra. Va bene che da Milano a Bergamo è meno di un’ora di macchina, ma…

Da Milano a Bergamo: il filo rosso degli ex

Partiamo da chi ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile rossonero senza riuscire a lasciare il segno in prima squadra: parliamo di Bellanova e Brescianini.
Per Bellanova, ben 13 anni nelle giovanili del Milan, prima di essere ceduto al Bordeaux nel 2019 senza mai esordire tra i grandi. Brescianini, invece, un assaggio di Serie A lo ha avuto proprio con il Milan: nel 2020 debuttò subentrando a Bennacer nell’ultima giornata di campionato contro il Cagliari.
Poi c’è Pasalic. Per lui una sola stagione in rossonero, quella 2016/17, in prestito: non trovò certo un grande Milan, ma riuscì comunque a lasciare un buon ricordo, con 24 presenze e 5 gol.

Altro ex, anche se chiamarlo “ex” fa un po’ strano, è Daniel Maldini, l’ultimo della storica dinastia. Il suo cognome è legato indissolubilmente al Milan. Dopo il percorso nel settore giovanile, ha collezionato un paio di stagioni in prima squadra, tra cui quella dello scudetto 2021-22 con Pioli: 13 presenze totali e un gol pesante contro lo Spezia. Poi una serie di prestiti a Spezia ed Empoli, prima del passaggio al Monza e infine all’Atalanta.
E poi c’è Charles De Ketelaere, forse il rimpianto più grande. Arrivato dopo lo scudetto per dare qualità e fantasia alla squadra, costato 35 milioni, non ha retto il peso delle aspettative: 32 presenze, 0 gol e una stagione da dimenticare. Passato all’Atalanta, ha ritrovato fiducia e rendimento: oggi è un titolare e stasera sarà uno dei più pericolosi, avrà anche un po’ il dente avvelenato.

Infine, il più recente passaggio da Milano a Bergamo è quello di Yunus Musah. Fino a pochi mesi fa era al Milan, poi, verso fine mercato, è stato ceduto in prestito con diritto di riscatto all’Atalanta. Tecnicamente è ancora di proprietà rossonera e, visto il poco spazio trovato finora, il riscatto sembra complicato. Chissà se lo vedremo in campo stasera.
Sarà una partita difficile per il Milan, non solo per il valore dell’avversario, ma anche perché gli ex faranno di tutto per avere la propria rivincita.

Redazione Il Milanista

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