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Cinismo, grinta e cuore. Questo Milan ce la può fare

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Di Fabio Anelli

MILANO – Dopo 14 giornate il Milan non è più una sorpresa, ma una realtà. Montella in agosto si è trovato tra le mani una squadra sfiduciata da alcuni anni difficili, abituata alla mediocrità del settimo posto in classifica e senza entusiasmo. In soli quattro mesi, l’Areoplanino ha saputo stravolgere l’ambiente a Milanello, stravolgendo innanzitutto sé stesso e il proprio modo di far giocare la squadra. Fin dall’inizio ha puntato sulla difesa, riuscendo a riorganizzare un reparto che dopo gli addii di Nesta e Thiago Silva non ha trovato pace, e facendone la forza di questo Milan. Il tecnico campano si è poi concentrato sulla squadra, facendo della sua rosa un gruppo, unito da una mentalità vincente e da spirito di sacrificio. Ed è proprio il sacrificio ad essere stato decisivo nel portare a casa 3 punti in partite che solo lo scorso anno si sarebbero concluse in parità o con una sconfitta. E’ il caso di Milan – Pescara, di Palermo – Milan e di Empoli – Milan. Ieri sera il Milan ha faticato parecchio contro l’Empoli che, pur arrivando da una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative, è scesa in campo molto agguerrita e decisa a mettere in difficoltà i rossoneri. I ragazzi di Montella hanno saputo contenere le sfuriate dei Toscani, pur concedendo qualche regalo di troppo all’attacco azzurro, generosamente sciupato da Maccarone e compagni. Il Milan ha trovato il vantaggio con Lapadula nell’unica occasione capitatagli nel primo tempo, mostrandosi cinico e freddo nel saper sfruttare ottimamente le situazioni favorevoli. L’immediato pareggio dell’Empoli avrebbe potuto essere un duro colpo per i Rossoneri, che in passato avevano dimostrato di avere scarse capacità di reazione. Al contrario, il Milan ha tenuto il campo e, dopo un primo tempo concluso subendo gli attacchi dell’Empoli, ha dilagato nella seconda metà di gioco. La squadra di Martusciello non è riuscita a replicare il buon primo tempo e dal decimo minuto della ripresa è definitivamente scomparsa, lasciando la possibilità al Milan di dilagare. A Milanello si respira finalmente un’aria nuova, una serenità ritrovata, che porta i ragazzi a esprimere meglio le proprie possibilità in campo, e un entusiasmo che da tempi immemori non si vedeva in campo e sugli spalti.

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