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Maignan: “Per fare il portiere devi essere folle, è tutta mentalità”

Mike Maignan, portiere del Milan e della Nazionale francese, è intervenuto a The Bridge, un format di ESN Media su YouTubenel corso del quale sono stati toccati diversi tempi importanti. Queste le sue dichiarazioni:

Hai mai perso contro te stesso?
“Si è successo, ma è una lezione di vita. Io imparo dalle lezioni…”

A che punto dici: “Non ero al mio meglio”?
“Beh, la scorsa stagione, per chi ha seguito un poco il Milan. La scorsa stagione penso di essermi ritrovato a perdere contro me stesso, perché la mia lotta è rimanere sempre concentrato su cosa sono bravo a fare, su di me, e non di rimanere coinvolto in tutto quello che accade attorno a me. Mi sono dunque trovato davanti a delle brutte sfide. Quelle che dovevo affrontare non le ho vinte, e per questo so di aver perso. Quindi, quello che farò, e l’ho già detto, è di imparare da questa lezione per essere più forte in questa stagione”. 

È tutta una questione di mentalità: come la migliori?
“Tu hai detto (rivolgendosi a Samuel Eto’o) una parola importante “pazzia”. Se non sei folle, pazzo, se non hai questa mentalità, non puoi essere di conseguenza un portiere. Oggi giorno tutti i portieri di un certo livello, e stiamo parlando di quelli importanti, devono essere pazzi ed avere una forte mentalità, perché sennò non funziona. Oggi è difficile trovare un portiere di un certo livello che non abbia tutte queste caratteristiche, perché sennò viene automaticamente surclassato dai suoi compagni di squadra, dalla pressione, dagli errori, anche se tutti possono commettere degli errori, ma la cosa più importante è quello che fai dopo”. 

Sull’essere famoso e conosciuto
“È difficile, perché vorrei condurre la stessa vita di prima ma oggi, ma non funziona. Prima non ero sotto i riflettori, non avevo tutti questi soldi, nessuna scocciatura, conducevo una vita semplice. Non dovevo controllarmi a destra e sinistra tutto il tempo. Sarebbe bello camminare per la mia città senza che nessuno si accorga di me”. 

Mike ha poi continuato
“C’è poi un’altra questione: se sei forte, non vivi per altre persone, ma per te stesso, i tuoi valori, secondo i tuoi principi e sai quello che devi fare. La gente può scrivere quello che vuole, ma non ti deve influenzarti, non può farti lasciare andare, perché tu sai perché ti trovi lì. Tu stai quello che stai facendo. Quindi gli haters potranno scrivere ancora, ancora e ancora, ma fino a quando noi avremo dei principi forti e resteremo forti e concentrati su quello che vogliamo fare, potranno continuare a dire e scrivere quello che vogliono”. 

Stefania Palminteri

Classe 1969, giornalista pubblicista dal 2018. Redattore per Cittaceleste.it, Juvenews.eu, Notiziecalciomercato.eu, Mondoudinese.it, Ilmilanista.it

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