Fikayo Tomori
Il difensore del Milan Fikayo Tomori ha rilasciato un’intervista a GQ. Sulla passata stagione: “All’inizio della stagione scorsa in pochi pensavano che fossimo in grado di vincere, ma dal giorno in cui sono arrivato eravamo consapevoli di avere un’ottima squadra. Eravamo forti e lo sapevamo. Credo che lo scudetto dell’anno scorso sia stato meritato, abbiamo costruito qualcosa d’importante“.
Sulla festa per lo scudetto: “Il tour sul pullman per la città è stato incredibile, avevamo tifosi in ogni angolo: è stato il momento migliore della mia carriera. Ora vogliamo ripeterci. Chi segue il calcio sa che il Milan è un top club con una storia importante, conosciuta in tutto il mondo. Mi ha voluto Maldini, da difensore è stato un fattore che mi ha reso felice. Con l’infortunio di Kjaer avevo capito che era arrivato il momento di uno step successivo, avere continuità per diventare leader“.
Sul razzismo: “È un problema di educazione. A volte le persone vanno ignorate quando dicono cose stupide, ma arriva sempre il momento in cui bisogna battersi per il proprio popolo. Il razzismo va oltre lo sport, dovrebbero intervenire il Governo e chi fa le regole. Il calcio fa il suo attraverso campagne di sensibilità e iniziative giuste, bisogna continuare su questa strada“.
Su San Siro: “Non ci ero mai stato, quando l’ho visto pieno per la prima volta è stato bellissimo. Ricordo la prima gara di Champions in casa con l’Atletico, ero a mio agio; e anche se non abbiamo vinto c’era una grande atmosfera. In Inghilterra la gente arriva all’ultimo minuto allo stadio, qui è pieno già nel riscaldamento. Nell’ultima di campionato con l’Atalanta in tribuna c’erano anche i miei amici, e ogni volta che ci incontriamo mi fanno vedere le foto di quel giorno“.
Sui cleansheet: “Sono sempre felice quando non subiamo reti, anche perché sappiamo che le nostre possibilità di vincere aumentano: con grandi attaccanti come Leao e Giroud lì davanti, il gol prima o poi riusciamo a farlo”.
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