MILANO – È un Milan convalescente quello che, comunque, riesce a strappare una vittoria importantissima a San Siro contro un buon Brescia. Ottimi i primi 45 minuti dei rossoneri, padroni del campo ma ancora poco efficaci in zona offensiva, mentre nella ripresa c’è più sofferenza, anche se negli ultimi minuti Piatek va tre volte a un passo dalla rete. Decisivo il gol ad inizio partita di Calhanoglu sul solito assist straordinario di Suso, tornato a muoversi nella sua zona di campo preferita.
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Sorprende tutti Giampaolo schierando André Silva al posto di Piatek in attacco, ma la sorpresa arriva anche se non soprattutto al primo minuto di gioco. Confermato il 4-3-1-2, niente albero di Natale con Suso però spostato al ruolo di seconda punta mentre Castillejo si muove da trequartista. L’ex Liverpool ha così maggiore libertà di allargarsi sulla corsia di destra e i risultati si vedono subito al dodicesimo minuto di gioco. Suso punta Martella, costretto a uscire poi per infortunio, sposta la palla sul destro e mette in mezzo per l’accorrente Calhanoglu che sul secondo palo schiaccia di testa trovando il primo gol ufficiale dell’era Giampaolo. I rossoneri vanno subito dopo a un passo dal pareggio con la miglior giocata della partita di André Silva che controlla perfettamente un lancio di cinquanta metri ma il suo pallonetto è impreciso e non trova così la rete. Il Milan ha in mano il primo tempo, ma non riesce ad essere troppo incisivo confermando ancora qualche problema in zona offensiva quando si tratta di trovare l’ultimo passaggio per provare a fare gol.
LA RIPRESA – Se nel primo tempo i rossoneri riescono a gestire bene la partita, nella ripresa si vede ancora la convalescenza del Milan. La squadra di Giampaolo manca di continuità e, soprattutto, di pericolosità offensiva. Nei secondi 45 minuti i rossoneri fanno più fatica, con Donnarumma che è chiamato a 2-3 uscite tutt’altro che banali. Come visto a Udine, la difesa dimostra comunque di avere una buona solidità ma il gioco continua a mancare e la sosta, anche se porterà via qualche nazionale, arriva nel momento opportuno. Nel finale di partita il Brescia si sbilancia e il Milan conferma di avere, comunque, una buona condizione fisica creando svariate palle gol. Prima Piatek spara addosso a Joronen a cinque metri dalla porta, poi Paquetà viene fermato dal palo prima che il polacco venisse fermato dalla goal line technology e da un effetto assurdo del pallone che non ne vuole sapere di entrare. Giampaolo ora avrà due settimane per preparare al meglio la squadra alla fase calda della stagione.
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