Mancini, prima dell’Europeo, disse che Raspadori poteva essere il suo Schillaci – “La mia avventura calcistica è stata una cosa pazzesca, imprevedibile e inimmaginabile. Nella vita di un attaccante ci sono momenti in cui capisci che è la ruota sta girando e devi cercare di sfruttare ogni occasione. Oggi purtroppo in Italia ci sono pochissimi attaccanti, poche alternative. Se andiamo a vedere il nostro campionato, i top club sono pieni di giocatori stranieri. Il calcio è cambiato, ora si gioca pure senza attaccanti veri. Il centravanti d’area di rigore, il 9 di un tempo, non esiste più. Ora gli attaccanti difendono, pressano, costruiscono e a volte non entrano nemmeno in area. Io mi auguro che giovani di grande prospettiva come Raspadori e Scamacca riescano a giocare sempre con continuità per imporsi a grandi livelli“.
E poi c’è Insigne, il dj dell’estate, l’uomo che metteva “notti magiche” nello spogliatoio – “Che emozione risentire quella canzone per le partite dell’Italia. Lorenzo non sta vivendo un periodo semplice, ha fatto una scelta di vita e andrà a giocare a Toronto. Ma resta un grande professionista, fino alla fine darà sempre il massimo. E ha la qualità che serve alla Nazionale. Dobbiamo crederci, non può esistere un altro mondiale senza Italia”. Servono due notti magiche, allora. Per far brillare ancora gli occhi di Schillaci e di milioni di tifosi“.
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