Ultime notizie

Salvini scrive a La Gazzetta e attacca Sala: “Dice solo nì”

L’ex vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Interni Matteo Salvini nella giornata di ieri ha scritto una lettera a La Gazzetta dello Sport  in merito al progetto del nuovo stadio di Milan e Inter e alle sorti dell’attuale impianto di San Siro.

Egregio Direttore,

Milano merita il nuovo stadio che porterà 1,2 miliardi di investimenti (capaci di cambiare la faccia alla parte occidentale della città), ma se la prospettiva è quella di un estenuante braccio di ferro tra i club e il sindaco Beppe Sala che pronuncia solo dei Nì, meglio correre a Sesto San Giovanni dove l’amministrazione ha già dato il via libera e individuato un’area ad hoc (quella dell’ex Falck) collegata col Duomo in appena 15 minuti di metro. Per Milano sarebbe una beffa dolorosa. Perderebbe Milan e Inter e si ritroverebbe con la Scala del Calcio senza calcio ma affamata di milioni ogni anno per la sola manutenzione ordinaria (oltre al mancato incasso dell’affitto, per un salasso complessivo che lieviterebbe sopra i 10 milioni).

Sala dice che ha altro a cui pensare oltre allo stadio, ma nella triplice veste di leader politico, tifoso e milanese ricordo che la città s’è imposta grazie alla cultura del fare: City Life, Porta Nuova, Garibaldi-Repubblica sono esempi vincenti che hanno piegato i No ideologici di certa sinistra. Milan e Inter hanno proprietà straniere interessate a investire in Italia: giustamente pretendono chiarezza e tempi certi per non vedere lo stesso brutto film andato in onda per lo stadio della Roma.

Milano è città internazionale, ambiziosa, coraggiosa e moderna: confermi di esserlo anche dentro Palazzo Marino. Un nuovo stadio, col rifacimento della zona San Siro ed evitando la totale cancellazione del Meazza, è un’opportunità da cogliere. Milano ha fretta e le sue grandi squadre anche. La Juventus, in Italia, ha confermato quanto sia decisivo un impianto di proprietà per migliorare gli incassi e quindi i risultati sportivi. All’estero è opinione largamente diffusa che nel nostro Paese sia difficile investire e impossibile realizzare. Milano non può confermare questo andazzo. In questi giorni stiamo assistendo a una specie di finalissima sul futuro della città e del suo calcio: sarebbe interesse di tutti vincere questa partita, il tempo stringe ma il sindaco aggredisce Milan e Inter. Beppe Sala e la sua giunta somigliano pericolosamente a un incrocio tra Egidio Calloni e Darko Pancev, quando servirebbero Ronaldo o Ibrahimovic.

[fncvideo id=585093 autoplay=true]

Redazione Il Milanista

Recent Posts

La designazione arbitrale per Torino-Milan

Torino-Milan, ufficiale la designazione arbitrale del match: Chiffi sarà il direttore di gara, Ghersini e…

2 ore ago

Milan, come è andata la prima da titolare di Jashari? L’analisi

Analisi della prima da titolare di Ardon Jashari in Lazio-Milan di Coppa Italia: solidità, personalità…

3 ore ago

Milan, Pellegatti: “Bisogna andare a prendere una punta centrale”

Carlo Pellegatti analizza la sconfitta del Milan in Coppa Italia e ribadisce: serve assolutamente una…

4 ore ago

Vlahovic al Milan, si infiamma il calciomercato: tifosi impazziti

Quella tra l’attaccante serbo oggi in bianconero e la squadra rossonera è una storia tutt’altro…

4 ore ago

Milan, è fatta per il giovane talento Arizala

Il Milan chiude per Juan David Arizala, terzino sinistro classe 2005 dell’Independiente Medellín: operazione da…

4 ore ago

Milan, ora c’è il Torino: la statistica che spaventa

Il Milan prepara la difficile trasferta di Torino: una statistica sfavorevole spaventa i rossoneri, negli…

5 ore ago