Su Maldini: “Paolo è lo spirito di questa squadra. Ha passato tutta la sua carriera al Milan e, per questo, merita rispetto. È molto raro che succeda, ma lui è un uomo incredibile, un amico. Io sono stato sempre dalla sua parte, anche quando dicevano che aveva commesso qualche errore perché tutti possono sbagliare”.
Sui francesi presenti nella rosa del Milan: “Sono fiero di loro e di quello che hanno fatto. Olivier (Giroud, ndr) lo conosco bene. Ci siamo sentiti tante volte durante la stagione. È uno di quei calciatori che sa essere decisivo nelle partite importanti e la scorsa stagione ha segnato gol importantissimi contro le grandi. Ha deciso tante partite e quello che mi ha fatto più piacere è stato constatare che, in questi big match, l’uomo di riferimento della squadra fosse proprio lui”.
Papin su Maignan: “In Francia sapevamo già che era un grande portiere e quando ha firmato con il Milan ero sicuro che avrebbe fatto bene. Detto questo, mi ha impressionato perché davvero non pensavo che il suo impatto potesse essere così immediato”.
Su Theo Hernandez: “Quando è arrivato al Milan non era ancora un calciatore importante. È il classico esempio di giocatore che si è conquistato il rispetto di tutti sul terreno di gioco”.
Su Leao: “Mi piace davvero tanto. È molto veloce e anche sotto porta è bravissimo. Anche lui, come Giroud, ha fatto gol importanti. Ora, però, viene il momento più difficile: quello della conferma. A questi livelli non basta fare bene un anno, devi riuscire a rimanere in alto anche la stagione successiva e quella dopo e quella dopo…”.