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Ordine: “CDK come Tonali? Il paragone non è pertinente”

In un editoriale sulle colonne del Corriere dello Sport, Franco Ordine ha commentato il momento in casa Milan, tra bilancio e risultati.

Ordine: “Milan, separare numeri e risultati tecnici”

“Come nella tradizione doc del giornalismo, nel caso del Milan è opportuno separare i numeri dai risultati tecnici. Prima i numeri, allora. E i numeri del Milan, in capo a una stagione scandita da traguardi inaspettati (pienone in quasi tutti gli appuntamenti domestici del campionato più gli incassi e le quote ricevute con la semifinale di Champions). Certificano che il bilancio del club rossonero può chiudere al 30 giugno per la prima volta dopo molti anni in terreno positivo grazie anche al miglioramento dei nuovi contratti da sponsor. Poi ci sono i risultati che influenzeranno i conti e i progetti futuri del club in materia di investimenti. Con il piazzamento in Champions tutto il Milan può pensare con estrema fiducia alla stagione post mondiale. Senza l’assicurazione da circa 50 milioni di euro invece, le prospettive diventeranno meno esaltanti”.

“Anche sull’area tecnica, quindi Maldini e Massara confermati la scorsa estate. E’ intervenuto il nuovo ad Giorgio Furlani con una nota per testimoniare l’apprezzamento nei confronti di tecnico, squadra, dirigenti e tifoseria e appello conclusivo all’unità operativa. Tradotto quel testo è diventato un attestato riservato in particolare al settore del quale si è discusso l’operato più recente. E cioè il mercato estivo e invernale il cui deficitario contributo è stato uno dei motivi per spiegare il clamoroso ritardo accumulato in campionato. Maldini, di recente, ha ricordato che «il gap economico con alcuni club è enorme, sul mercato dobbiamo perciò sfruttare tradizione e idee». E’ quindi consapevole che le regole d’ingaggio non cambieranno nonostante i floridi numeri del bilancio e dovrà rimedire agli errori Charles De Ketelaere, Origi etc.

La priorità è un centravanti che dia il cambio a Giroud (viaggia per i 37 anni). Mentre l’altra dichiarata esigenza è quella di consolidare alcuni ruoli (mancata sostituzione di Kessie e di Calhanoglu a centrocampo) specie se si tiene nel debito conto della lunga degenza di Bennacer, sottoposto di recente a intervento chirurgico al ginocchio destro. Poi il nodo da sciogliere resterà il destino di Charles De Ketelaere. Sarà opportuno puntare un’altra volta sul suo acerbo e indecifrabile talento? Il paragone con Tonali, diventato un leader di Milanello, forse non è il più pertinente per qualità temperamentali più che tecniche”.

Redazione Il Milanista

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