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Milan, Tare: “I derby non si giocano, si vincono”

Il direttore sportivo del Milan, Igli Tare, è recentemente intervenuto al Social Football Summit di Torino e ha parlato, ovviamente, di Milan tra presente e futuro. Quando Tare parla lo fa sempre in modo concreto, senza filtri e con sincerità, come anche in questo caso. Ecco un breve estratto delle sue dichiarazioni:

La visione di Tare sul progetto Milan

Se si definisce un direttore sportivo da campo o da costruzione:
“Per costruire una squadra vincente serve il rapporto quotidiano, io sono presente a quasi tutti gli allenamenti per capire le sfumature e sentire l’umore di tutti. Devi conoscere tutte le problematiche che porta questo lavoro, quando devi gestire squadre con dei grandi campioni che devono trovare il loro spazio. L’esperienza ti insegna tanto, soprattutto di avere la pazienza di creare. A volte si ha fretta, nel calcio di oggi senza risultati non hai tempo di lavorare, ma dalle grandi sconfitte nascono grandi vittorie”.

Sullo scouting coi dati:
“Non sono un grande fan dei dati e dell’intelligenza artificiale, per me sono cose che aiutano ad avere una visione ancora più ampia, però la sensibilità nel capire caratteristiche e personalità dei giocatori non te la danno. Vanno usati nel modo giusto, alla lunga serve anche tanto altro: l’esperienza è fondamentale, serve una profonda conoscenza dei valori umani delle persone”.

Su quanto sia importante l’intuizione:
“Combacia con l’idea di creare un progetto come il Milan, in cui abbiamo deciso di portare anche dei giocatori ‘anziani’ come Modric che in realtà in campo è il più giovane di tutti”.

Sull’obiettivo col Milan:
”Sarei un bugiardo a dire che non voglio vincere lo scudetto. Il percorso per vincerlo passa attraverso tante sfumature, il progetto è alla base. Abbiamo portato 19 giocatori e ne abbiamo mandati via 23. Siamo sulla buona strada, ho questo desiderio di vincere qualche trofeo importante con questo club glorioso”.

Sul giocare una stagione senza le coppe:
“Abbiamo cambiato tanto, ma abbiamo possibilità durante la settimana di lavorare sui dettagli, cosa che giocando in Europa è impossibile. Abbiamo possibilità di creare le basi per un futuro prossimo”.

Sul derby con l’Inter che andrà in scena domenica:
“Conosco bene quello di Roma, sono curioso di vivere quello di Milano. Poi io ero tifoso del Milan quindi per me è molto speciale. Queste sono partite che non si giocano ma si vincono. Sarà importante ma non fondamentale. Sarà importante per la città e per dare credibilità al progetto”.

Su Ibrahimovic:
“A stare con lui ti diverti sempre”.

Riccardo Focolari

Classe 1965, giornalista pubblicista dal 2015. Redattore per Cittaceleste.it, Juvenews.eu, Notiziecalciomercato.eu, Mondoudinese.it, Ilmilanista.it

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