Zlatan Ibrahimovic
Una delle assenze illustri di questo Europeo è certamente Zlatan Ibrahimović, il quale ha dovuto rinunciare alla competizione a causa di un infortunio al ginocchio. Ibra, intervistato dalla nota testata giornalistica La Gazzetta dello Sport, ha parlato così del suo problema fisico: “Se sono deluso per l’infortunio che mi ha privato dell’Europeo? Più deluso per il Milan, perché ho saltato tante partite. Avrei voluto aiutare di più, sono uno che normalmente gioca 50 partite l’anno. Forse dovrei essere più realista, chiedere meno al mio corpo, ma non ce la faccio. Poi, certo, sono deluso anche per l’Europeo, ma rientrare in una competizione quando non sono al cento per cento non sarebbe da me. Preferisco restare fuori e fare il tifo per la Svezia“.
I PROBLEMI FISICI – L’ultima stagione di Ibra non è stata per nulla facile dal punto di vista fisico. È stato costretto ai box per molte partite e lo svedese si dice molto dispiaciuto a riguardo: “Che cosa mi ha fatto soffrire di più nella stagione che si è chiusa? Gli infortuni, ma comunque sono stati, da quando sono tornato, diciotto mesi fantastici. Il Milan è in Champions League, i tifosi lo meritavano. Volevo vincere lo scudetto ed eravamo là, in testa… In questi mesi è cresciuta la mentalità della squadra, è cresciuto il collettivo e così migliorano i singoli“.
SU DONNARUMMA – Zlatan ha poi detto la sua sulla notizia del mancato rinnovo con i rossoneri: “Sono molto dispiaciuto. Lei mi ha chiesto prima se i giocatori guadagnano troppo, adesso faccio io una domanda: che valore ha Donnarumma? È cresciuto nel Milan, poteva essere il portiere della squadra per vent’anni, magari venti no perché non è Ibra. Ma è il più forte del mondo. Sarebbe potuto diventare Mister Milan, come Paolo Maldini. Che valore si poteva dare a Maldini? Non c’è una misura. Se Gigio va via o no non lo so. Serve essere in due per ballare il tango. Io gli direi di restare al Milan fino alla fine“.
IL SUO PENSIERO SU UN EVENTUALE ATTACCANTE – Il nome più caldo delle ultime ore per il Milan è quello di Giroud: “Più giocatori di grande livello riusciamo a inserire, meglio è. Giroud ha grande esperienza e non abbiamo tanti giocatori che abbiano vinto trofei. Se viene è il benvenuto. Anche perché questo è un gruppo molto disponibile, che ha voglia di imparare e migliorare, un gruppo di lavoro ben guidato“.
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