Su Milan-Liverpool: “Può vincere, specie se il Liverpool confermerà un ampio turnover: così diventa una squadra terrestre. Lo stesso servirà una prestazione top da parte del Milan: penso soprattutto a difensori centrali ed esterni. Fondamentali saranno i raddoppi e tutti dovranno partecipare, centrocampisti ed esterni alti compresi”.
Sulla possibilità di competere ai vertici europei: “Non sono ancora pronti ma la base. Gli schiaffoni presi in casa con il Porto sono serviti per capire dove migliorare e subito dopo, a Madrid, sono stati eccellenti: una dimostrazione di superiorità simile era insolita anche per il mio grande Milan. Abbiamo vinto tantissimo e fatto grandi imprese in trasferta ma poche volte con una simile autorevolezza. Ecco, sono ammirato dalla capacità di questi giovani di apprendere dall’errore”.
Sul futuro: “Devono andare avanti così. Le idee della società si sono sempre dimostrate giuste, anche quando parevano quasi incomprensibili. Nessuno conosceva Saelemaekers, in pochi avrebbero puntato su Diaz: oggi sono due giocatori di grande livello. Dimostrano di avere un’organizzazione all’avanguardia e di essere un club solido. Si vede nell’approccio come nella gestione delle difficoltà: quando sembrano affondare, rialzano la testa. Tra i meriti principali ci sono anche quelli di Pioli, uomo e allenatore sempre positivo e propositivo”.
Su Ibrahimovic: “Per capire quanto sia stato determinante basta pensare a dov’era il Milan al momento del suo arrivo e dov’è oggi. Nessuno in A ha avuto un’influenza simile negli ultimi due anni, è fenomenale”.
Su Tonali: “Il più bravo e più vicino a diventare una star. Ho una passione per lui, ha compiuto un’evoluzione incredibile. Oggi è l’anima del Milan. Per come spinge gli altri sembra il nostro Gattuso, in questa particolare attitudine conta quasi se non più di Ibra. E’ sensazionale”.