Sulla prima parola che gli viene in mente se gli nominano Galliani: «Corteggiamento. Mi ha corteggiato a lungo quando ero a Torino, certo. Ma Galliani è una persona speciale, sa essere intelligente e lungimirante. Fu lui a offrirmi subito la panchina di allenatore Allievi Nazionali rossoneri dopo l’addio al campo da giocatore».
Sul rinunciare a tanti soldi quando passò dalla Juventus al Milan nel 2001: «Galliani mi telefonò: “Pippo, ballano cinque miliardi di lire e non riusciamo a trovare una soluzione”. D’istinto, risposi: “Non si preoccupi, ce li metto io”. Avrei firmato un contratto di cinque anni e rinunciato a un miliardo di stipendio per ciascuna stagione».