MILAN, ITALY - OCTOBER 08: Fikayo Tomori of AC Milan celebrates with team-mates after scoring the opening goal during the Serie A match between AC Milan and Juventus at Stadio Giuseppe Meazza on October 08, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Massimo Ambrosini ha rilasciato un’intervista a Sportweek, nella quale ha parlato del Milan attuale e di quello del passato. Sui rossoneri ha dichiarato: “Il percorso tecnico è quello giusto, ha basi solide. A queste basi servirebbe aggiungere giocatori di livello, per i quali servono soldi. E per avere soldi, visto che in Italia i diritti tv valgono un quarto rispetto a quelli venduti dalla Premier, l’unico modo è lo stadio di proprietà”.
Su Leao: “Pioli lo paragonò ad Henry: ha ragione. È un auspicio affinché Leao faccia un ulteriore salto di qualità a livello realizzativo, diventando un grande attaccante come è stato Henry”.
Su Pioli: “Non lo conoscevo di persona. È figlio di un calcio moderno, in continua evoluzione. Bravissimo nel proporre cose sempre nuove senza confondere i giocatori. Se guardi gli ultimi due anni e mezzo, il Milan non ha mai attraversato un vero momento di difficoltà”.
Su De Ketelaere paragonato a Kakà: “La suggestione del paragone ci sta. Kaká era più potente nella sua progressione, ma De Ketelaere è un finto lento. Ha forza e tecnica, tiene botta sul primo contatto e poi va, come faceva Kaká. Gli va dato tempo per osare di più. Deve finire l’apprendistato”.
Se sceglie la coppia di lui e Gattuso o Tonali e Bennacer: “Io e Rino, nettamente (ride). Sul serio: loro sono il prodotto del calcio attuale, che ai centrocampisti davanti alla difesa chiede molte più cose di quante ne facessimo noi. Io e Gattuso eravamo circondati da compagni di tale qualità, che il nostro compito principale era recuperare palla e consegnarla a chi potesse farne buon uso”.
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