MILANO – Il Milan è la vera rivelazione del campionato, primo posto in classifica e neppure una sconfitta per la banda capitanata da Ibrahimovic. Eppure lo svedese si ritrova a guidare una squadra di giovanissimi classe ’99, ovvero quei giocatori nati quando l’ex Ajax segnava le sue prime reti e iniziava ad entrare nel giro della nazionale svedese. Eppure suona strano sentire che i Fab7 del Milan sono giocatori importanti e formati. Tra questi c’è Donnarumma, già leader dello spogliatoio e padrone dell’area di rigore. Coetaneo del portiere, il portoghese Rafael Leao che da quando Zlatan Ibrahimovic è sbarcato a Milanello sta conquistando sicurezza mettendo in mostra tutto il suo talento. E se non bastassero ci sono anche Saelemaekers, arrivato come oggetto misterioso del mercato di gennaio e ora è una delle frecce dell’arco di Pioli, Matteo Gabbia da giocatore in partenza a risorsa importante della difesa e di Pioli. E non dimentichiamo Hauge, giovane talento del calcio nordico fermato solo dal covid-19: altrimenti avrebbe giocato molto di più. A questi cinque ci sono anche due prestiti di livello come Diogo Dalot e Brahim Diaz, che il Milan vorrebbe confermare. Le giovani leve del Milan crescono, e fanno la fortuna di Pioli.
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