Charles De Ketelaere
Braida, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato con grande animo dei suoi trascorsi:
“Non potete farmi subito la domanda difficile, non mettetemi in difficoltà. Io, se si gioca Milan-Monza, ho due cuori. È il club che ha reso riconoscibile uno sconosciuto come me. Anche oggi mi fermano, qualcuno è convinto che lavori ancora per il Milan, altri parlano della squadra e dicono “noi”.
Il suo rapporto eccellente con Adriano Galliani: “Abbiamo lavorato una vita insieme, ho visto crescere i suoi figli, siamo andati a cena un’infinità di volte. Mai riuscito a pagarne una”.
Sui migliori colpi di mercato nel Milan: “Van Basten sono andato a vederlo al vecchio stadio di Amsterdam e mi colpì. Faceva solo cose determinanti. Dicono che devi vedere un giocatore tante volte, io ho un’altra chiave: deve scattarti qualcosa dentro, subito. Una volta sono andato in Brasile per prendere Rivaldo. L’ho chiamato: “È dura, ci sono difficoltà”. E lui. “Portiamolo a casa e basta”. Ho risposto quasi come Garibaldi: “Agli ordini”.
Parole al miele invece per il tanto atteso De Ketelaere: “Mi pare che abbia tante qualità, soprattutto guarda avanti, vede la profondità, che nel calcio è la cosa più difficile. E Pioli è bravo, ha qualcosa di Ancelotti in chiave moderna”.
Poi la promessa, sarà allo stadio oggi: “In settimana ho chiamato Maldini: “Paolo, guarda che forse vengo”. Ci sarò, probabilmente andrò allo stadio assieme a Galliani, come ai vecchi tempi. Anche allora mi chiedeva il risultato del Monza. Solo lui e Berlusconi potevano portarlo in A».
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