Pietro Comuzzo
Il nuovo Milan di Allegri è sceso in campo sia contro l’Arsenal che contro il Liverpool iniziando con la difesa a tre, un modulo che permette di valorizzare profili come Saelemaekers a tutta fascia o consente a un centrale come Pavlović di essere più aggressivo nelle uscite, potendo contare su altri due difensori centrali alle spalle. Tutto sommato un 3-5-2 potrebbe dare più equilibrio al Milan, consentendo di esentare giocatori come Leao e Pulisic da troppi compiti difensivi.
A questo punto viene naturale chiedersi: se il modulo dovesse essere confermato, al Milan servirà un altro centrale? La risposta è sì, anche se i rossoneri non disputeranno le coppe europee. Con soli quattro centrali in rosa, un eventuale infortunio metterebbe drasticamente in crisi le rotazioni. È quindi possibile che il club decida di dirottare parte del budget destinato al terzino destro, si parla soprattutto di Doué dello Strasburgo, verso un difensore centrale, lasciando agire uno tra Saelemaekers e Jimenez sulla fascia. Al momento restano solo ipotesi: la difesa a tre potrebbe essere semplicemente un’opzione in più, a cui ricorrere a stagione in corso, con il 4-3-3 come modulo di base una volta che la rosa sarà al completo.
Ma se davvero Allegri dovesse puntare sul nuovo assetto, i nomi sul taccuino sarebbero Leoni del Parma (seguito da molti), Scalvini dell’Atalanta (da valutare dopo l’infortunio al crociato) e il più abbordabile Comuzzo della Fiorentina, che comunque ha una valutazione intorno ai 25 milioni di euro.
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