MILANO – Ai microfoni di “Radio Anch’Io Sport” sulle frequenze di Radio Rai Uno, Giorgio Perinetti, d.g. del Genoa, ha commentato il sempre più probabile sbarco di Piatek al Milan, per molti previsto per domani. Ecco le sue parole:
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“Piatek-Milan domani? Questo mercato di gennaio ha riaperto il problema delle trattative mentre si gioca. Oggi giocheremo una partita molto difficile. Abbiamo avuto un incontro col Milan e ci siamo lasciati per fissare un altro appuntamento dopo la partita di oggi per decidere il futuro di Piatek. Ognuno ha posto le sue problematiche sul tavolo ma credo che entro le prossime 48 ore si arriverà alla fine di questo affare, in un senso o nell’altro. Interrompere il sogno genoano a metà della stagione? Sono d’accordo per il dispiacere dei tifosi ma è il sistema calcio contemporaneo. Il Genoa ha scovato Piatek, come Kouame e altri calciatori. Sono giovani che hanno ambizioni e tentazioni. Il nostro dubbio, nel momento in cui dovremo prendere una decisione, è nel momento in cui diciamo no a Piatek, che giocatore rimane al Genoa? Per esempio, col cambio di allenatore e l’arrivo di Juric ha segnato un solo gol su rigore, quindi anche i calciatori sono condizionati da ciò che succede intorno a loro. Lui potrebbe andare a guadagnare 4-5 volte rispetto a ciò che possiamo garantirgli noi: che giocatore resterebbe a disposizione di Prandelli se dovessimo dirgli di no? Mi auguro che possa continuare a far bene con noi o al Milan se ci andrà. Piatek e Cutrone possono giocare insieme? Ci sono delle soluzioni da trovare, ma credo che siano giocatori che per caratteristiche possano coesistere. Cutrone con Inzaghi giocava anche esterno. Uno è più da area di rigore, anche se sa attaccare bene la profondità. In ogni caso, avere la panchina più lunga, per una squadra così, è importante. Cosa è cambiato rispetto alle dichiarazioni di Preziosi? Noi non lo abbiamo mai offerto a nessuno. Ci sono delle domande a cui una società deve rispondere. Se non lo cediamo, avremo lo stesso Piatek di prima? Non sarà deluso dal mancato trasferimento? Basta pensare al Milan che non è riuscito a trattenere uno come Higuain. Contropartite per Piatek? Abbiamo fatto due ore di conversazioni con Gazidis, Leonardo e Maldini e se non si è conclusa è perché non abbiamo trovato un’intesa. C’è bisogno di incontrarci di nuovo per discutere questi dettagli che sono importanti per tutti. I nomi sono quelli che leggete anche perché sono pochi i giocatori trasferibili da parte del Milan. Piatek mi ricorda i gradi centravanti del passato. Quelli che avevano grandi conclusioni come Anastasi e Boninsegna. Stop e tiro con grande rapidità”. Intanto, rivoluzione in casa Milan: quante cessioni eccellenti! > CLICCA QUI
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