NOTIZIE MILAN – Marco Bellinazzo, esperto nel campo politico-sportivo, si è così espresso a SkySport commentando la sentenza UEFA e il suo seguito nei confronti del Milan: “Si sta ingarbugliando sempre di più questa vicenda e anche per gli analisti è difficile trovare degli elementi certi, per trovare chiarezza verso i tifosi.
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La camera giudicante della UEFA ha deciso di aspettare che si concluda il primo giudizio, che oggi è al TAS. In questa confusione c’è il problema di capire quale sarà il futuro del Milan e poi che ci sono club interessati alla vicenda, Roma e Torino. Se la decisione slittasse oltre un certo termine, i primi di luglio, si creerebbe nuovamente la situazione dell’anno scorso, il Milan giocherebbe l’Europa League e la sanzione arriverebbe in autunno. Questo comporterebbe il rischio di un accavallarsi dei procedimenti. La UEFA ogni anno valuta un triennio in cui se si è fatto un rosso di oltre 30 milioni emette un giudizio. Il Milan chiuderà quest’anno a -70/-80, è nell’interesse trovare un accordo”
PASSAGGIO DI PROPRIETA’: “Questo ha creato un buco di bilancio perché la precedente proprietà ha fatto scelte che hanno portato a questi risultati. Ora la proprietà è più stabile però paradossalmente se il Milan non avesse fatto ricorso l’anno scorso, avrebbe scontato la pena ed un futuro più chiaro. Ora la prospettiva è di un TAS che possa confermare l’obbligo di rientrare nel pareggio di bilancio entro il 2020/21 sul triennio 15/18. A questo punto il Milan ha la recidiva, ha fatto altri milioni di rosso, scattano sanzioni più gravi e c’è l’esclusione dell’Europa League”
ESCLUSIONE DALL’EUROPA LEAGUE: “Le norme devono essere proporzionali. L’anno scorso l’esclusione era ingiusta. Di solito la UEFA dà delle sanzioni che se non rispettate comportano l’esclusione, che non viene mai data in prima istanza”
TEMPISTICHE: “Al momento non sono previste udienze. Il ricorso è stato presentato cinque mesi fa. Il TAS non è un tribunale ma è un arbitrato, UEFA e club scelgono arbitri e c’è un arbitro terzo. Tutte le mosse devono essere concordate. Il Milan potrebbe chiedere una procedura d’urgenza. Io credo che sia interesse della stessa dirigenza del Milan. Avendo già un’esclusione sancita alle coppe, si potrebbe aprire un altro capitolo e il Milan potrebbe far presente la nuova situazione di Elliott e a mettere in discussione la stessa impalcatura del FFP. Il Milan può andare dalla UEFA, dicendo che la sanzione è stata presa ma se viene obbligato a ottenere il pareggio di bilancio in due anni viene privato della possibilità di ricostruire, in quanto è impossibile. Allora, si troverebbe un accordo per allungare il periodo di raggiungimento del pareggio di bilancio e così il periodo di ricostruzione diventa più credibile”. CLICCA QUI >Giampaolo Di Marzio annuncia: “Milan, due colpi top da 45 milioni”
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