Baresi a TMWRADIO: “Derby? Milan doveva avere più coraggio”

MILANO – Si è tenuto oggi a Milano al Teatro San Babila, l’evento “A tu per tu con la leggenda: Beppe Bergomi e Franco Baresi si raccontano”. Nel corso dell’evento, Baresi ha avuto modo di commentare il derby giocatosi domenica, con qualche nota di critica diretta alla squadra di Vincenzo Montella:

“E’ stata una partita strana. Nel primo tempo un Milan bloccato rispetto a quanto fatto vedere nel secondo. Forse bisognava essere più coraggiosi. Nei derby c’è sempre stata intensità ed equilibrio. Storicamente il Milan cerca lo spettacolo oltre che la lotta pura. Quel primo tempo però ha deluso. Troppo attendista.”

Sui derby giocati con il Milan si Sacchi: “Arrigo era avanti. Persino il Napoli di Maradona giocava un calcio all’italiana. L’Inter però era una squadra intensa, quando li affrontavamo avevamo spesso a disposizione poche armi per fare male: cross e colpi di testa. Il nostro sistema di gioco comunque sorprendeva. Provavano a copiarlo un po’ tutti, ma emulare nel calcio non è facile. Ci volle un po’ di tempo prima che gli altri club si adeguassero. Se era un Milan europeo? La Serie A era tosta: c’era l’Inter, il Napoli, la Samp. In Italia abbiamo sofferto con Sacchi, perdevamo punti inconsciamente, ma il fascino dell’Europa ci caricava. Cambiavamo totalmente faccia”.

Dialogo migliore con Sacchi o Capello? “Credo di poter dire con Arrigo. Capello era un po’ introverso, lasciava fare, magari interveniva duramente quando non gli andava bene qualcosa, ma sapeva di calcio e gestiva bene i grandi campioni”.

Cosa spinge un giocatore a dire basta con il calcio giocato? “Spesso per i problemi fisici. Ho giocato tante gare non al meglio. In quei momenti capisci che devi smettere anche se ancora giovane.”

Giocatore preferito del calcio odierno? “Dico Messi, per certi versi è più forte di Maradona.”

Sulla differenza tra i difensori di oggi e quelli di ieri: “Forse prima c’era più attenzione, dovuta al fatto che nel calcio di oggi si tende a giocare di più con il pallone”.