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LE VOCI – Baresi: “Van Basten il più forte compagno che ho avuto, Sacchi venne dalla B e ci portò in cima al mondo”

MILANO – In un’intervista rilasciata a La Stampa, Franco Baresi, ex capitano rossonero, ha parlato dei 30 anni di presidenza Berlusconi, e ha svelato poi degli aneddoti. “Ha cambiato tutto, anticipato il futuro. Penso all’organizzazione della società, agli allenamenti, alla dieta, alla comunicazione. Se ricordo il 20 febbraio 1986? Speravamo che la cosa andasse in porto. Era un momento pericoloso, se non tragico, per il Milan, sull’orlo del fallimento con Farina. Berlusconi venne a Milanello, si mostrò subito un personaggio incredibile. Disse che voleva vedere il Milan vincere e divertire. Ripeteva di non accontentarsi mai. Per il sottoscritto ha sempre avuto un occhio di riguardo, forse perché avevo vissuto gli anni difficili. Se Berlusconi faceva l’allenatore anche ai miei tempi? Ma no… (ride, ndr). Ha sempre parlato con tutti, è un gran motivatore. E ha dimostrato di essere competente, sapeva trasmettere quello che desiderava di più: emozionare la gente. Capimmo presto che ci era riuscito: il 15 maggio 1988, primo scudetto. Due ore dopo l’1-1 di Como, 80 mila tifosi ad aspettarci a San Siro. Una festa che non dimenticherò mai. Era la dimostrazione che ce l’avevamo fatta. Più della vittoria, contava il modo. Il gioco. Il più forte compagno che ho mai avuto? Van Basten. Straordinario, oggi starebbe tra Messi e Ronaldo. E Maldini: Paolo ha raccolto il mio testimone. L’arrivo di Sacchi? Eravamo curiosi, non era né famoso né conosciuto. Arrivava dalla B. L’intensità e l’attenzione da lui pretese ci portarono in cima al mondo. Se Capello ci faceva correre meno? Era solo una gestione diversa. Con un pizzico di libertà in più”.

IL FUTURO è ROSEO – Il Milan è nato vincente e deve tornare a vincere, parola di Baresi. “Galliani è un manager incredibile dal feeling unico con Berlusconi, capace di tradurre in realtà ciò che gli veniva chiesto. Milan di nuovo vincente? Berlusconi ci tiene molto, ha detto di voler tornare in alto. Serve pazienza, anche altri grandi club, dallo stesso Barcellona alla Juve, hanno avuto periodi meno vincenti”.

Redazione Il Milanista

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