Nella sua autobiografia “Fragile” Marco Van Basten ha dedicato un capitolo anche a Zlatan Ibrahimovic, tornato in forza al Milan dopo la partenza, forzata, dal 2012.
“La cosa buffa è che non era un vero e proprio attaccante quando arrivò all’Ajax”, scrive l’olandese. “Una volta passato alla Juventus, Fabio Capello gli mostrò un video dei miei gol e gli face capire che doveva sfruttare le sue qualità per segnare di più, perché è quello che fa la differenza”.
“Da quel momento si è evoluto in un centravanti concreto, in grado di trascinare la squadra e di esserne il leader grazie alla sua mentalità.”, prosegue. “Così ha iniziato a vincere con qualsiasi club. Come professionista è migliorato ogni anno di più e ormai è consapevole di quanto siano indispensabili i suoi gol. Credo sia un ottimo esempio di calciatore che ha compreso l’essenza di questo sport”.
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