SU PREMIER LEAGUE E SERIE A: “Non c’è un gap così grande. Il campionato inglese è bellissimo, si gioca anche molto d’istinto. Qui è un po’ diverso, ma c’è qualità. Penso ovviamente al Milan, ma anche a squadre come Roma, Juventus, Inter, Atalanta e Lazio. La strada da percorrere per tornare al top non è molta”.
SULLO SCUDETTO: “La distanza dall’Inter è grande, però non vedo perché non dovremmo crederci fino alla fine. Tornare in Champions è un traguardo eccellente, ma da giocatori bisogna continuare a pensare al bersaglio grosso. E noi sappiamo che possiamo fare qualcosa di speciale”.
SU IBRAHIMOVIC: “Magari non ci parla come figli, ma ci motiva e ci parla moltissimo. È un esempio per tutti, di dedizione e di carica agonistica”.
SU MALDINI: “Averlo come capo dell’area tecnica è come per un attaccante avere Lionel Messi come direttore sportivo. Quello che vuoi fare è impressionarlo tutti i giorni”.
SUI SUOI OBIETTIVI: “Essere tra i migliori al mondo nel mio ruolo il prima possibile. Lavoro tutti i giorni per questo. Sono entrato nell’Academy del Chelsea che ero un bambino. Quindi è inevitabile dire John Terry. E poi Sergio Ramos, Virgil van Dijk e Fabio Cannavaro”.
SUL SUO FUTURO: “Ah, non decido solo io. Mi diverto, mi godo l’attimo, sono felice di essere qui. Al futuro, sinceramente, non penso”. Ma attenzione perché nel frattempo sono arrivate grosse novità di mercato in casa rossonera. Un giocatore già sicuro della cessione a fine stagione: al suo posto può arrivare un nome da 30 milioni! <<<